Più volte la questione è finita nei tribunali e una importante sentenza della Corte di Cassazione ha fissato un principio importante: la responsabilità del promotore finanziario va condivisa con la banca. Entrambi devono cioè risarcire i danni in solido nel caso di un investimento sbagliato.
Può bastare veramente poco per passare da un investimento fruttuoso a uno sbagliato. Ma molte volte gli errori e i rischi sono tali che potrebbero essere evitati. A indirizzare le scelte degli investitori, soprattutto quelli meno esperti è più malleabili, sono i promotori finanziari.
Sono quei consulenti, agenti, dipendenti o mandatari che offrono strumenti finanziari e di servizi di investimento per conto di una banca, di una società di intermediazione mobiliare o di una società di gestione del risparmio.
Sono quindi numerose le figure coinvolte nelle scelte di investimento e di conseguenza ci domandiamo quali sono le responsabilità del promotore finanziario ovvero fino a che punto si deve assumere le colpe per investimenti sbagliati. Esaminiamo quindi:
Il promotore finanziario deve svolgere la propria attività di consulenza nell'interesse di un solo soggetto. Si tratta di una disposizione legislativa di fondamentale importanza. In pratica possono vendere prodotti finanziari per conto del solo istituto finanziario per cui lavorano.
Il consulente finanziario deve svolgere la propria attività con trasparenza e correttezza ovvero deve informare l'investitore di rischi e opportunità. Ma se le scelte si rivelano sbagliate chi paga? Più volte la questione è finita nei tribunali e una importante sentenza della Corte di Cassazione ha fissato un principio importante: la responsabilità del promotore finanziario va condivisa con la banca.
Entrambi devono cioè risarcire i danni in solido nel caso di un investimento sbagliato. E se l'investitore deve dimostrare di aver subito un danno da collegare alle scelte del promotore finanziario, quest'ultimo è tenuto sotto osservazione anche dalla banca che fissa comunque le linee di indirizzo da seguire. Nel caso in cui le disattende, il consulente finanziario può rischiare una denuncia per truffa.
Che la figura del promotore finanziario sia sempre più specializzata è dimostrato da numerosi dettagli, ad esempio quelli relativi ai requisiti richiesti per svolgere questa attività. In particolare gli aspiranti promotori devono essere in possesso di un titolo di studio almeno pari al diploma di scuola media superiore, conseguito al termine di corsi di durata quinquennale.
Devono essere sempre garantiti i requisiti di onorabilità e una corsia preferenziale è concessa a coloro che sono in possesso di specifici requisiti di professionalità. Pensiamo ad esempio ai funzionari di banca addetti alla commercializzazione di prodotti finanziari della banca nel caso in cui l'attività sia stata svolta per almeno tre anni.
Oppure ai funzionari di banca o d'impresa d'investimento, preposti o responsabili di unità operativa di banca o di impresa d'investimento. Anche in questo caso viene richiesto lo svolgimento dell'attività per almeno un triennio uno dei servizi di investimento. Via libera pure per gli agenti di cambio iscritti al ruolo unico nazionale o al ruolo speciale tenuti dal Ministero dell'Economia, i responsabili del controllo interno e i negoziatori abilitati.
La dimostrazione del possesso dei requisiti passa dal superamento di un esame strutturato in una prova scritta della durata di 85 minuti composta da 60 quesiti a risposta multipla di cui 40 quesiti da 2 punti, in cui rientrano 12 quesiti pratici, e 20 da 1 punto. Gli aspiranti promotori finanziari sono chiamati a scegliere la risposta tra le quattro soluzioni proposte per ogni quesito.
Le materie oggetto delle domande sono diritto del mercato finanziario e degli intermediari e disciplina dell'attività di promotore finanziario , nozioni di matematica finanziaria e di economia del mercato finanziario; pianificazione finanziaria e finanza comportamentale, nozioni di diritto tributario riguardanti il mercato finanziario, nozioni di diritto previdenziale e assicurativo, nozioni di diritto privato e di diritto commerciale.