Il pagamento della malattia è a carico di Inps e datore di lavoro. Quando un dipendente si ammala, infatti, presenta domanda di richiesta dell’indennità di malattia direttamente al datore di lavoro che dovrà erogare la stessa indennità o in maniera totale o insieme allo stesso Inps. E in base ai giorni di malattia che il dipendente fa dipende il valore dell’importo della stessa indennità.
Nel momento in cui un lavoratore dipendente si ammala percepisce da Inps o datore di lavoro l'indennità di malattia anche se non presta alcuna attività lavorativa. Stando a quanto precisato dall'Inps, hanno diritto alla retribuzione per malattia:
Quando un lavoratore dipendente di ammala astenendosi dal lavoro percepisce comunque la sua retribuzione che viene erogata dall'Inps integrata dal datore di lavoro o pagata del tutto da quest'ultimo. Si tratta dell'indennità di malattia. Questa tipologia di indennità viene erogata per un limite massimo di 180 giorni ma i contratti collettivi possono però prevedere anche un numero di giornate diverso e più alto. Anche se a carico dell’Istituto nazionale di previdenza, la retribuzione per malattia viene comunque erogata dal datore di lavoro che poi conguaglia l’anticipo erogato sottraendolo dai contributi previdenziali dovuti allo stesso Inps. Per ricevere l’erogazione dall’Inps della retribuzione per malattia, il lavoratore deve presentare una domanda di pagamento alla sede Inps territorialmente competente.
Per quanto riguarda valore e importo della retribuzione per malattia, è pari ad una percentuale della retribuzione media giornaliera: solitamente non è dovuta per i primi tre giorni di assenza ed è dovuta poi: