Sono dei controlli che la caldaia deve superare per legge. La normativa sui controlli e revisioni delle caldaie, nasce con lo scopo di sensibilizzare i cittadini su una riduzione dei consumi rapportata a giusta efficienza energetica. Il principio si cui si fonda è semplice, un’adeguata manutenzione, produce consumi minori nonché una diminuzione dei costi sostenuti per il funzionamento dell'impianto.
La normativa vigente, impone un ciclo di controllo relativo alla revisione della caldaia, allo scopo di garantire un adeguato funzionamento degli impianti termici che siano caldi o freddi. La legge su questa materia, tende ad aggiornarsi in modo molto frequentemente, questo accade perché l’Italia deve comunque rapportarsi alle direttive europee. Partendo dalla normativa che investe in pieno sia il cittadino, sia chi esegue materialmente i lavori di: controllo, riparazione, adeguamento ecc. In particolare, poniamo la vostra attenzione su tutti gli obblighi da rispettare prima dell’accensione della caldaia, dal controllo alla manutenzione, alla corretta detenzione del libretto dell’impianto ecc.
Il Decreto Ministeriale (D.M.) del 10 febbraio 2014 disciplina tutto ciò che riguarda la “cura”, chiamata in modo comune manutenzione degli impianti termici sia d’inverno che d’estate. Le regole che impone il decreto puntano verso una corretta manutenzione riportata sul libretto dell’impianto, nonché per un adeguato controllo di efficienza energetica.
Andiamo per ordine e cerchiamo di capire quando effettuare la revisione della caldaia e perchè? Secondo quanto esprime il Decreto legislativo (D.Lgs.) n. 311/06, che regola tutte le operazioni inerenti sia la manutenzione che la revisione della caldaia, i controlli vanno effettuati tenendo conto di una cadenza temporale ben specifica e in rapporto alla potenza nominale dell’intero impianto. In particolare, la differenza si pone sulla revisione che può essere effettuata annualmente o alternativamente, in base alla potenza si distinguono:
Vi mostriamo l’elenco delle scadenze relativamente ai controlli di revisione per caldaie in base a varie ipotesi di funzionamento, quali:
È importante sapere che oltre ai documenti inerenti l'avvenuta revisione, il tecnico è tenuto a rilasciare il “bollino blu”. In sostanza si tratta di un adesivo da apporre all’impianto che garantisce il controllo della liberazione dei fumi di scarico.
La revisione della caldaia è semplicemente un esame da effettuare per controllare il buon funzionamento della stessa. La regola impone che tutti i controlli vengano effettuati prima dell’avvio dell’accensione che di solito combacia con la stagione invernale. Si presuppone, infatti che l’impianto per quel periodo dovrà essere efficiente al 100%, in quanto dovrà rispettare tutti i canoni legati a una buona efficienza energetica. Ovviamente per “canoni di efficienza” ci riferiamo ai controlli di manutenzione sia ordinaria che straordinaria, nonché alla liberazione dei fumi di scarico.
Chi chiamare per la revisione della caldaia? È necessario rivolgersi a un tecnico specializzato che dietro “appuntamento” viene a casa ed esegue tutti i controlli che il caso richiede. Dopo aver svolto minuziosamente il suo lavoro, il tecnico dovrà appuntare nel libretto apposito della caldaia la descrizione dell’intervento effettuato nonché l’avvenuto controllo. Il tecnico è tenuto a redigere in triplice copia il “rapporto di controllo tecnico di manutenzione”. Tale certificazione dovrà essere consegnata a tre soggetti:
Tutti i detentori o meglio indicati sotto la voce “proprietario” o inquilini nel caso di caldaia montate in appartamenti, oppure nel caso del condomino è direttamente responsabile dell’utilizzo dell’impianto termico.
Chi paga per la revisione della caldaia? Nel caso di una caldaia istallata in un appartamento, è responsabile direttamente il proprietario o inquilino che è tenuto ad accollarsi le spese di revisione o in caso di affitto l'inquilino. Viceversa se si tratta di un condominio, l’amministratore nominato dallo stesso provvederà a verificare tutte le operazioni inerenti la manutenzione nonché la revisione dell’impianto di riscaldamento. Ovviamente il costo sarà ripartito tra i condomini.
Stabilito a chi spetta accollarsi il “costo” della caldaia, andiamo a quantificare tale costo. Essendo una spesa “d’intervento” può comprendere la manutenzione ordinaria e la verifica dell’emissione dei fumi rientrando, in una spesa di circa 200 euro.
È possibile ridurre i costi per la revisione della caldaia? Si può semplicemente richiedere di accedere a dei pacchetti di assistenza che contengono in modo chiaro la quantità d’interventi destinati al controllo e alla revisione della caldaia. Con questa alternativa è probabile che si risparmi solo il 10%. Altra opzione è l’acquisto di una caldaia nuova usufruendo una detrazione del 55%.
Nel caso in cui si “omettono” di controllare sulla caldaia cosa succede? La mancata revisione della caldaia è paragonabile a un mancato adempimento di legge, ecco perché si rischiano sanzioni abbastanza salate.