Stando a quanto siglato per il rinnovo del contratto elettrico 2022-2023, sono stati decisi aumenti degli stipendi di 243 euro circa nel prossimo triennio distribuiti in quattro tranche da 60 euro il primo ottobre 2022, da 65 euro il primo luglio 2023, da 65 euro il primo luglio 2024 e da 35 euro il primo ottobre 2024, a cui aggiungere 15 euro per il premio di produttività, erogato per 14 mensilità per due anni.
Cosa prevede il rinnovo contratto elettrico 2022-2023 per stipendi, arretrati e altre modifiche? E’ stato firmato il nuovo contratto elettrico 2022-2023, scaduto a fine 2021, che per il prossimo triennio prevede aumenti di stipendi e arretrati ma anche altre modifiche per premio di produttività e indennità di reperibilità . Vediamo allora quali sono le novità previste dal Ccnl elettrico rinnovato.
I sindacati del settore Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec-Uil, con le associazioni Elettricità Futura, Utilitalia, Energia Libera e i rappresentanti delle maggiori aziende elettriche del Paese (come Enel, Sogin, Terna e Gse) hanno siglato il rinnovo del ccnl elettrico che interessa quasi 60 mila lavoratori in circa 130 imprese.
Il rinnovo del ccnl elettrico prevede aumenti degli stipendi di 243 euro circa nel prossimo triennio distribuiti in quattro tranche:
A tali importi devono essere sommati 15 euro per il premio di produttività, erogato per 14 mensilità per due anni.
Modifiche previste anche per la vacanza contrattuale, per cui per il periodo dal primo gennaio 2022 al primo ottobre 2022 è prevista la copertura di una somma una-tantum di 450 euro.
Aumenta anche l'indennità di reperibilità: due euro in più per ogni giornata, per un totale di 14 euro a settimana, e sono previste novità anche per i giovani lavoratori: è stata, infatti, infatti aumentata la retribuzione degli apprendisti, +6% il primo anno, +5% il secondo anno, +6% il terzo anno, nonché migliorate le forme di tutela in caso di malattia grave dell'apprendista.
Il rinnovo del Ccnl elettrico segue rinnovi già conclusi di altri Ccnl scaduti mentre si attende ancora la fine delle trattive di altri rinnovi contrattuali Ccnl.
Rispetto al Ccnl elettrico che ha previsto un aumento degli stipendi di circa 243 euro in tre anni, il contratto statali rinnovato delle Funzioni Centrali ha previsto aumenti per ogni lavoratore di circa 105 euro medi per 13 mensilità e il finanziamento del nuovo ordinamento professionale e il superamento dei limiti di incremento dei Fondi risorse decentrate, prevedendo un ulteriore aumento di circa 20 euro medi al mese a persona, con anche arretrati retributivi per il triennio 2019-2021 di circa 1.800 euro medi per dipendente.
Per il contratto sanità è stato deciso un aumento medio a regime degli stipendi pari a 91 euro medi per tredici mensilità, insieme ad una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa corrispondente a 12 euro al mese sempre per tredici mensilità e un ulteriore aumento di 13 euro al mese per 13 mensilità per il nuovo sistema di classificazione professionale.
Considerando anche le nuove indennità, il rinnovo del Ccnl sanità prevede aumenti medi di circa 175 euro al mese. Rinnovato anche il Ccnl bancario che ha previsto un aumento di 190 euro per la III Area Professionale (IV livello a zero scatti), riconosciuto in due fasi con 150 euro ad agosto 2022 e 40 euro a partire da ottobre 2022.
Anche il Ccnl chimico-farmaceutico è stato recentemente rinnovato prevedendo aumento degli stipendi minimi (livello D1) dei dipendenti di 204 euro nelle seguenti tranche:
Modificate anche alcuna misure per welfare e formazione nonché per la malattia, per cui è stato deciso che il relativo trattamento economico ricomincerà ex novo dopo il quattordicesimo giorno di ricovero ospedaliero rispetto agli attuali 21. Previste, inoltre, modifiche e maggiorazioni per la reperibilità.