Per la divisione delle spese di riscaldamento in condominio, si usa il criterio dell’attribuzione ai consumi volontari per almeno il 50% delle spese legate al consumo di calore per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda per uso domestico, mentre per la parte restante, che non dovrebbe mai essere superiore al 50% delle spese, il calcolo si basa su criteri diversi come la quota in millesimi, i metri quadrati dell’abitazione e le potenze installate o i metri cubi utili.
Come si calcola la ripartizione delle spese di riscaldamento in condominio nel 2024? Per la divisione delle spese del riscaldamento in condominio, le regole di calcolo sono specifiche e previste dalle norme in vigore in modo da evitare di creare qualsiasi problema tra i condomini. Vediamo allora di seguito quali sono nel dettaglio.
Le regole per il calcolo e la ripartizione delle spese di riscaldamento in condominio nel 2024 interessano:
Per la divisione delle spese, il criterio di calcolo si basa sulla quota (variabile) legata ai consumi volontari per almeno il 50% delle spese legate al consumo di calore per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda per uso domestico.
Per la parte restante quota, invece, anch'essa del 50%, il calcolo si basa su criteri diversi come:
La seconda quota (fissa) è rappresentata dai cosiddetti prelievi involontari, rappresentati dal calore disperso dall’impianto comune.
La quota relativa ai prelievi volontari deve essere ripartita tra i condomini in base al consumo effettivo che viene registrato dai contabilizzatori di calore.
Si tratta di un sistema di calcolo e di ripartizione attuale diverso rispetto al passato, quando le spese riscaldamento in condominio si dividevano in base all'effettivo consumo registrato dalle termo valvole, senza considerare i millesimi di ogni condomino ma solo il consumo di calore.
Per fare un esempio di calcolo e di ripartizione delle spese di riscaldamento in un condominio, prendiamo il caso di un condominio con 5 unità abitative, ognuna di dimensioni diverse e il totale dei millesimi assegnati a tutte le unità abitative di 1000.
Ipotizzando che la spesa totale per il riscaldamento centralizzato e la produzione di acqua calda sanitaria sia di 1600 euro per l’intera stagione invernale e che il 30% dei consumi sia da attribuire ai consumi involontari, per calcolare la quota di spesa involontaria per ogni condominio, si usano i millesimi assegnati ad ogni unità abitativa.
Per calcolare la spesa per il riscaldamento di un appartamento in condominio con 200 millesimi, il calcolo si effettua nel seguente modo:
1.600 euro (spesa totale) x 30 ÷ 100= 480 euro.
Si moltiplicano poi per il risultato di 480 euro i millesimi assegnati all’appartamento 2 (200 millesimi), quindi 480 euro × 200 millesimi = 96 euro
Ciò significa che i proprietari di tale appartamento devono pagare 96 euro di riscaldamento in condominio.