Risarcimento per errore medico, come fare ad averlo. I casi in cui si ha diritto

Quali sono i casi in cui si ha diritto a chiedere il risarcimento danni per errore medico e come fare: cosa c’è da sapere e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Risarcimento per errore medico, come far

Quali sono i casi i cui si può chiedere il risarcimento per errore medico?

I casi in cui è possibile chiedere un risarcimento del danno per errore medico sono stati definiti dalla Corte di Cassazione e sono diversi. Prevedono, tra gli altri, i casi in l’errore provoca un cambiamento dello stile di vita del paziente, o se dipende da ritardi nei tempi di diagnosi e cura di un problema o di una malati, o da errori nell'uso di farmaci, o da interventi chirurgici sbagliati.

Quando si è vittime di un errore medico che causa un danno, anche minimo, si ha il diritto di chiederne il risarcimento. Vediamo allora quando si può ottenere il risarcimento danni per errore medico e come averlo.

  • Risarcimento per errore medico come fare ad averlo
  • Casi in cui si ha diritto a risarcimento per errore medico

Risarcimento per errore medico come fare ad averlo

La richiesta di risarcimento danni a causa di un errore medico, a seconda dei casi, può essere presentata sia alla Struttura Sanitaria presso cui opera il medico o i medici che hanno causato il danno o direttamente al medico o ad entrambe.


La richiesta di risarcimento deve essere sempre accompagnata dalla descrizione precisa e dettagliata della vicenda che ha provocato il danno a causa dell’errore medico e da relativa documentazione che provi inconfutabilmente il danno subito. Precisiamo che in mancanza della documentazione sanitaria che accerta l’errore è pressochè impossibile ottenere alcun risarcimento.

Per la richiesta di risarcimento danni per errore medico è sempre consigliabile rivolgersi ad avvocati o Studi Legali specializzati in malasanità, che possono quantificare il danno che hai subito e capire il soggetto che deve risarcire. Una volta rivolti all’avvocato, per evitare la causa diretta, si può cercare un accordo.
Un professionista sanitario fa una valutazione medica e si può richiedere una mediazione, proponendo l'accordo sulla base di eventuali perizie delle parti. Se si raggiuge l’accordo per il risarcimento del danno tra struttura sanitaria o medico in sei mesi allora la questione si chiude.

In mancanza di accordo, si apre la causa per risarcimento e in tal caso il paziente danneggiato deve provare con una perizia l’effettivo errore medico che ha causato danno. Se la causa viene intentata contro ospedale o medico privato, sono, invece, gli accusati che devono dimostrare di non aver compiuto alcun errore.

Casi in cui si ha diritto a risarcimento per errore medico

I casi in cui si ha diritto ad avere risarcimenti a causa di un errore medico sono stati ricoosciuti anche dalla Corte di Cassazione e sono i seguenti:

  • se l’errore medico aggrava una lesione o una menomazione che il paziente aveva già, e in tal caso il calcolo del risarcimento dipende dall'invalidità complessiva del paziente tra quella già esistente prima dell’intervento medico e quella risultate dopo l’errore medico;
  • se dall’errore medico deriva il cambiamento dello stile di vita del paziente e in tal caso il risarcimento del danno può essere chiesto anche dai familiari della vittima;
  • se l’errore medico provoca danni al neonato a causa di una manovra errata durante il parto;
  • se l’errore medico è la violazione del consenso informato, perché il medico ha il dovere di informare il paziente di eventuali rischi possibili a seguito di interventi o cure e dare al paziente la possibilità di decidere se rifiutare o accettare;
  • se l’errore medico porta ad una nuova malattia durante il ricovero del paziente;
  • se l'errore medico dipende da un errore nell'uso di farmaci, da errori di prescrizione o trascrizione a errori di somministrazione o monitoraggio;
  • se l’errore medico deriva dall’uso errato e inappropriato di apparecchiature specifiche;
  • se l’errore medico si configura come errore chirurgico, per esempio nei casi di intervento su parte o lato del corpo sbagliata o nel caso di interventi chirurgici non necessari;
  • se l'errore medico dipende da tempi errati di lavoro del medico, per esempio ei casi di ritardo di diagnosi, o trattamento farmacologico.