Per la Corte Costituzionale non basta invece l'anzianità di servizio, ma occorre considerare anche le dimensioni dell'attività economica, il numero dei dipendenti occupati, il comportamento delle parti, le condizioni. In questo modo viene fissato il principio dell'unicità dei singoli casi di licenziamento.
Cambia il mondo del lavoro e lo fa non solo con le norme via via approvate. Ma anche per la spinta che arriva dalle sentenze dei tribunali, la Corte Costituzionale in particolare. Succede ad esempio con la delicata questione del licenziamento illegittimo, peraltro rivista con il Jons Act.
Con la legge Fornero, nel caso delle aziende in regime articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, se il giudice pronuncia la nullità del licenziamento, ordina il reintegro ovvero l'opzione lavoratore 15 mensilità, a cui aggiungere il pagamento retribuzioni fino al reintegro, pari a un minimo di 5 mensilità e il versamento del contributi fino al reintegro.
Con il contratto a tutele crescenti viene invece stabilito il superamento dell'articolo 18 e viene precisato che per mensilità ci si riferisce sempre all'ultima retribuzione di riferimento per il calcolo del trattamento di fine rapporto.
Fissati questi principi di base, vediamo quali sono le novità sul calcolo del risarcimento per licenziamento illegittimo sulla base delle nuove sentenze della Corte di Cassazione :
Se il giudice accerta che non ricorrano gli estremi del licenziamento, in caso di insussistenza del fatto materiale contestato è prevista la condanna al reintegro oppure il pagamento di 15 mensilità di indennità sostitutiva.
Se il fatto materiale sussiste ma il licenziamento è sproporzionato, giudice condanna al pagamento di 2 mensilità per ogni anno di lavoro, da un minimo di 4 a un massimo di 24, ma senza contribuzione.
A fare la differenza è l'anno di assunzione perché se precedente al 7 marzo 2015, l'indennità va da un minimo di 12 a un massimo di 24 mensilità, se successiva solo 2 mensilità dell'ultimo stipendio per ogni anno di servizio.
Per la Corte Costituzionale non basta invece l'anzianità di servizio per fare questa distinzione, ma occorre considerare anche le dimensioni dell'attività economica, il numero dei dipendenti occupati, il comportamento delle parti, le condizioni. In questo modo viene fissato il principio dell'unicità dei singoli casi di licenziamento. L'illegittimità si risconto nei casi di
Per ogni licenziamento è previsto anche un incentivo: l'offerta entro 60 giorni dal ricevimento del licenziamento presso le sedi protette di un importo esente da contributi e tassazione pari a 1 mensilità per anno di servizio con un minimo di 2 e un massimo di 18 mediante consegna di un assegno circolare.
Chi accetta l'offerta rinuncia all'impugnazione del licenziamento. In questo caso diventa fondamentale fare i calcoli per la verifica della reale convenienza.
Per quanto riguarda le piccole imprese sono previsti il reintegro o il versamento di 15 mensilità. L'indennità risarcitoria è invece pari a 1 mensilità per anno di servizio - minimo 2 massimo 6 - senza reintegro.