La legge stabilisce una temperatura massima obbligatoria da rispettare che è di 20° con una tolleranza di +2° ma non indica una temperatura minima obbligatoria e ore al giorno in cui i riscaldamenti restano accesi ma che variano in base alle zone geografiche di Italia.
Quali sono le temperature che devono rispettare i riscaldamenti condominiali e gli orari? Il regolamento nazionale, approvato per esigenze di risparmio energetico, stabilisce la durata giornaliera di accensione dei riscaldamenti, mentre è il regolamento condominiale a definire con precisione gli orari di accensione e spegnimento dei termosifoni. Vediamo cosa prevede la legge per il riscaldamento condominiale 2022?
La legge stabilisce le temperature che i condomini italiani devono rispettare, in base alle zone geografiche di appartenenza. In realtà, il D.Lgs 551/1999 indica come temperature da mantenere in tutti gli edifici di Italia un massimo di 20° con una tolleranza di +2° ma non indica una temperatura minima obbligatoria da rispettare per i riscaldamenti condominiali.
Per gli immobili in cui si svolgono attività industriali e artigianali o assimilabili, è stato stabilito che la temperatura massima non superi, invece, i 18 gradi. Il consiglio, in generale, è quello di evitare di superare le temperature previste dalla legge, innanzitutto perché si rischia di andare incontro a particolari sanzioni previste e in secondo luogo perché l'abuso dei riscaldamenti favorisce l'insorgenza di malanni di stagione e altri problemi di salute dovuti al possibile sbalzo termico tra interno ed esterno di casa o edificio in generale da cui si entra ed esce, oltre che essere anche tra le cause dell'inquinamento atmosferico delle nostre città.
Chi decide gli orari di accensione dei riscaldamenti condominiali 2022? Sono i singoli Comuni che decidono l’orario preciso di accensione dei riscaldamenti condominiali 2021 sempre in osservanza del regolamento generale nazionale sulle ore in cui i termosifoni posso rimanere accessi nelle diverse zone di Italia.
Le ore di accensione dei riscaldamenti condominiali stabilite dalla legge variano, dunque, in base alle zone geografiche di Italia che sono sei in particolare:
Fanno eccezione alle regole sopra riportate alcuni Comuni a cui la legge permette di decidere ordinanze più permissive in caso di particolari situazioni meteorologiche o restrittive nei periodi di forte inquinamento atmosferico. Un caso del genere è rappresentato dai Comuni, soprattutto del Nord Italia, dove l’inquinamento sempre più spesso supera i livelli stabiliti per cui il Comune decide di abbassare la temperatura dei riscaldamenti condominiali di case e di uffici.