Il libretto di circolazione va portato sempre con sé poiché rientra tra i documenti che accompagnano l'automobilista. Nel caso in cui il conducente non sia in grado di mostrarlo va incontro a una multa variabile da 41 a 168 euro.
Ci sono alcuni documenti che ogni automobilista deve portare sempre con sé. Li deve avere sempre a portata di mano ovvero pronti a esibirli nel caso di controllo da parte delle forze dell'ordine. Non è sempre scontato l'immediata disponibilità.
Pensiamo ad esempio al libretto di circolazione, di solito conservato insieme agli altri documenti dell'auto, ma che il proprietario dell'auto può decidere di non portare con sé per evitare che in caso di furto del veicolo il ladro sottragga anche i documenti.
Ma possiamo fare anche l'esempio della patente ovvero alla dimenticanza del portafogli in cui è custodita con impossibilità di mostrarla in caso di controlli. In tutti questi casi l'automobilista si trova in una posizione di difetto. Cerchiamo allora di capire quali sono le conseguenze:
Il libretto di circolazione va portato sempre con sé poiché, insieme alla patente, rientra tra i documenti che accompagnano l'automobilista. Nel caso in cui il conducente non sia in grado di mostrarlo va incontro a una multa variabile da 41 a 168 euro.
Non solo, ma se il proprietario del veicolo non dà seguito al successivo invito delle forze dell'ordine a presentarsi negli uffici indicati per esibire la carta di circolazione, la sanzione si impenna a un importo tra 419 e 1.682 euro. Ma perché il libretto di circolazione è così importante? Esaminiamo i dettagli nel paragrafo successivo, ma per ora è sufficiente ricordare in sintesi cosa contengono i quattro quadranti:
Il libretto di circolazione viene rilasciato dalla Motorizzazione civile che contiene nel dettaglio le specifiche tecniche dell'auto, le informazioni del proprietari, gli aggiornamenti relativi al veicolo e all’intestatario, come le revisioni periodiche e i trasferimenti di proprietà nel tempo. Il libretto di circolazione contiene le informazioni su marca e modello.
Uno dopo l'altro sono presenti al suo interno il nome del costruttore, il tipo di veicolo e la sigla del marchio e il nome commerciale. E ancora: il numero di telaio, la massa a pieno carico, a pieno carico in servizio e massima con rimorchio. Quindi la data d’immatricolazione e la categoria dell’auto. Ecco quindi la ripartizione tra gli assi della massa massima a carico ammissibile per i veicoli con massa totale superiore a 3.500 kg e la massa massima a rimorchio ammissibile con rimorchio frenato e non frenato. Solamente nel caso dei motocicli, nel libretto di circolazione è indicato il rapporto tra potenza e massa.
I codici S.1 e S.2 si riferiscono al numero di posti a sedere e in piedi. Non mancano infine le voci relative alle emissioni acustiche e ai gas di scarico. Al di là dei dati più tecnici, ecco anche il numero del libretto di circolazione e la targa del veicolo, il codice alfanumerico unico che indica il numero d’immatricolazione, la data della prima immatricolazione, l’indirizzo nello Stato di immatricolazione alla data di rilascio del documento e i dati dell’intestatario.
A completare il pacchetto delle numerose indicazioni contenute nel libretto di circolazione ci sono quelle sul rapporto tra potenza e tara, sulle misure degli pneumatici e delle dimensioni del veicolo, sulla classe ambientale del veicolo, sulla ruota di scorta, sui dati sul consumo del veicolo, sulla massa a vuoto e sui liquidi.