Per risparmiare tra i 100-200 euro al mese occorre fare riferimento agli strumenti oggi attivi come PostePay e Satispay.
Il cashback rappresenta sempre una interessante possibilità per recuperare parte dei soldi spesi. In realtà, l'obiettivo dei proponenti è proprio quello di incentivare le spese e di conseguenza alla fine dei giochi sono tutti contenti. Il punto è però anche un altro: l'attenzione su questa opzione è calata. Lo è dal momento in cui il governo ha deciso di non rinnovare questa formula.
In attesa delle novità per il 2023, potevano infatti partecipare al programma i cittadini italiani maggiorenni in possesso di una strumento di pagamento elettronico.
La procedura prevedeva di scaricare l'app dei servizi pubblici IO, accedere con Spid o Carta d'identità elettronica, inserire i dati delle carte di pagamento - credito, debito o prepagate - con cui partecipare al programma, indicare il codice Iban collegato al conto corrente su cui ricevere il cashback accumulato. Tutto molto semplice ed efficace, ma oggi? Vediamo insieme:
Cashback 2022: come risparmiare tra i 100-200 euro al mese
In attesa del ritorno del nuovo cashback nel 2023
Con il cashback di Stato fermo ai box, la prima opzione da segnalare per risparmiare tra i 100-200 euro al mese è riservata ai possessori di una carta Postepay. Fino al 31 maggio è si riceve 1 euro di cashback per ogni transazione con Codice Postepay di almeno 10 euro nei punti vendita aderenti all'iniziativa, per un massimo di 10 euro giornalieri.
I passaggi da compiere sono pochi e precisi. In prima battuta scaricare o aggiornare l'app Postepay e associare le carte prepagate e di debito Postepay. Quindi inquadrare con l'app Postepay il Codice QR esposto o che viene mostrato nei punti vendita che accettano i pagamenti con Codice Postepay. Poi inserire l'importo da pagare se richiesto e autorizzare il pagamento in App Postepay.
La seconda importante opzione da considerare è il ricorso al sistema di pagamento Satispay che prione il rimborso immediato di una percentuale della spesa. In particolare, riaccredita il 10% delle spese effettuate il martedì nei supermercati in Italia e fino al 20% quelle del venerdì delle attività commerciali, come negozi generalisti, librerie e farmacie. Ipotizzando una spesa mensile tra 1.000 e 2.000 euro, ecco che si finisce per ottenere un cashback riduzione dal 10 al 20% ovvero tra 100 e 200 euro al mese.
Satispay a parte, i tempi del cashback sono in genere variabili e di conseguenza possono essere necessari alcuni giorni prima che vengano registrati. A contare è comunque il momento dell'acquisto e non quello della contabilizzazione. C'è quindi un aspetto supplementare, strettamente collegato, a cui prestare attenzione. Alcuni negozianti possono non non partecipare all'iniziativa e quindi il pagamento effettuato, sebbene portato a termine secondo la procedura e con gli strumenti previsti dalla normativa in vigore, non viene incluso nel conteggio per il rimborso.
Queste sono anche le settimane dei nuovi rimborsi sui conti correnti degli utenti. Per i primi 6 mesi del 2022 si possono avere fino a 150 euro di rimborso sugli acquisti effettuati nei negozi con pagamento elettronico.
Concorrono al cashback gli acquisti in presenza, ma non quelli online ovvero quelli effettuati attraverso le piattaforme di commercio elettronico. Semaforo rosso pure per le operazioni relative a pagamenti ricorrenti, con addebito su carta o su conto corrente, gli acquisti necessari allo svolgimento di attività imprenditoriali, professionali o artigianali, i bonifici SDD (Sepa Direct Debit) per gli addebiti diretti su conto corrente, le operazioni eseguite presso gli sportelli Atm, come le ricariche telefoniche.
Il tutto in attesa di capire quale forma assumerà il cashback nel 2023. I pagamenti effettuati sono considerati validi solo dopo la loro contabilizzazione da parte dell'esercente. Sull'app IO il contribuente visualizza i pagamenti effettuati e i rimborsi maturati.