La ritenuta di acconto 2022 si applica quando si emettono fatture per determinate prestazioni lavorative. In particolare, sono soggetti alla ritenuta d’acconto sono coloro che percepiscono redditi da lavoro autonomo, da capitale, da lavoro dipendente (per cui l’Irpef mensile è una ritenuta d’acconto), redditi derivanti dalla cessione dei diritti d’autore, diritti derivanti da opere di ingegno, ceduti da persone fisiche non imprenditori o professionisti che le hanno acquistate.
La ritenuta di acconto 2022 è una trattenuta Irpef sulle somme di denaro percepite da parte dei clienti e che è al 20% per i professionisti residenti in Italia e al 30% per i non residenti. Dunque, con la ritenuta d’acconto è il cliente stesso (sostituto d’imposta) che anticipa tramite modello F24 parte delle tasse che dovranno poi essere versate con la dichiarazione dei redditi. Ma quando si applica la ritenuta d’acconto?
La ritenuta di acconto 2022 si deve applicare quando si emettono fatture per determinate prestazioni lavorative. In particolare, sono soggetti alla ritenuta d’acconto sono coloro che percepiscono:
Il sostituto d'imposta deve versare la ritenuta d'acconto entro il giorno 16 del mese successivo al pagamento attraverso il Modello F24 in modalità telematica per i datori titolari di partita Iva con codice tributo 1040.
La ritenuta di acconto 2022 non si deve applicare, invece:
I lavori per i quali vale la ritenuta di acconto 2022 sono:
La ritenuta d’acconto si può applicare a prestazioni di lavoro occasionale e permette al datore di lavoro di pagare un proprio collaboratore, come un professionista dotato di Partita Iva. Per effettuare la ritenuta d’acconto per prestazione occasionale, il collaboratore deve emettere una ricevuta.