Ogni condomino è libero di avere un animale domestico in casa a condizione che sappia educarlo. Se il cane abbaia sempre o piange e infastidisce uno o due condomini non si può far nulla se non chiedere gentilmente al padrone di moderare i rumori. Se, invece, il disturbo colpisce più condomini si può precedere per vie legali fino alla richiesta del risarcimento danni.
Crescono le persone che hanno in casa un animale domestico e cresce sempre più l’amore per i cani tanto che sono milioni gli italiani che, stando alle ultime notizie, hanno un cane o anche più di uno in casa. Se si vive in una villa o villetta, avere un cane è anche un motivo di sicurezza in più ma è un ambiente decisamente adatto ad un cane che ha spazio per muoversi e giocare.
Se si vive in un appartamento in condominio, il consiglio se si vuole un cane è quello di avere un casa che preveda spazi in cui il cane può muoversi liberamente senza costrizioni ma è anche quello di educare il cane affinchè i condomini non si lamentino. Molte delle discussioni di condominio avvengono, infatti, per un continuo abbaiare dei cani o pianti interminabili quando i padroni sono fuori. Cosa si può fare contro i rumori in condominio provocati da abbaiare o pianti di un cane?
La questione sugli animali domestici in casa e cani che abbiano e infastidiscono è motivo di querelle da sempre e costantemente. C’è però da sottolineare che la legge italiana ha stabilito che in un condominio non si può vietare ai condomini di avere un animale domestico, gatto o cane o altro che sia, anche di taglia grande.
In base a quanto previsto dalla legge, nessun regolamento condominiale, anche in totale autonomia, può impedire che un condominio abbia un cane in casa ma è bene che questo condomino rispetti comunque le regole previste per garantire tranquillità e non disturbare la quiete pubblica del condominio stesso. Se, infatti, un cane abbaia continuamente o piange perché lasciato troppo tempo da solo a casa, il proprietario ne è responsabile.
Per evitare di ricorrere alla legge, per evitare che il cane continui a dare fastidio, in maniera gentile e amichevole ci si può rivolgere al padrone dell’animale stesso e chiedere di moderare i rumori del cane. Se, però, questi dovessero continuare e se i rumori diano fastidio a più condomini allora si può procedere per vie legali e arrivare a chiedere anche un risarcimento danni.
Secondo la legge italiana, il proprietario del cane ha la responsabilità civile e penale del danno che arreca ai condomini: il Codice Civile vieta ad ogni regolamento di condominio di impedire il possesso in casa di animali domestici ma se il cane abbia sempre, anche di notte, i problemi nel condominio possono arrivare.
Dal punto di vista penale, i giudici hanno chiarito la responsabilità penale del padrone sussiste solo se quest’ultimo non impedisce al proprio cane di disturbare i condomini e in tal caso se le emissioni rumorose superano il normale livello di tollerabilità, scatta il risarcimento del danno.
Per un risarcimento danni, la produzione di rumori deve essere tale da disturbare la quiete non solo dei condomini che vivono nell’appartamento sovrastante o sottostante la fonte di propagazione dei rumori, ma anche di più occupanti dell’edificio. Per essere condannati, dunque, il danno deve essere arrecato a più persone e non ad una sola perché in tal caso non scatterebbe alcuna responsabilità per il padrone del cane.