Se il nostro vicino di casa usa di notte fare rumori che superano la cosiddetta soglia di tollerabilità compiendo reato, anche un solo condominio può chiamare polizia o carabinieri per far smettere i rumori. Ma se il rumore, pur dando particolarmente fastidio, non supera la soglia di tollerabilità ci si può rivolgere ad un avvocato per avviare un procedimento civile.
Abitiamo in un bellissimo condominio non proprio in centro città e ci piace la comodità della lontananza dal centro ma pur non dovendo subire i rumori di traffico e locali del centro cittadini abbiano un vicino di casa molto rumoroso che ama ascoltare musica ad alto volume, feste, schiamazzi in casa con amici. Cosa si può fare se i rumori del vicino di casa sono intollerabili anche di notte?
Il Codice Civile prevede che i rumori considerati molesti da parte dei condomini fuori dagli orari stabiliti dal regolamento di condominio possono essere sanzionati con un’ammenda fino a 200 euro, che possono arrivare anche a 800 euro in caso di recidiva, ed è previsto anche l’arresto fino a tre mesi. E’ l’amministratore di condominio a stabilire l’ammenda e viene applicata solo quando anche l’assemblea condominiale approva la decisione dell’amministratore.
Prima di arrivare a sanzioni o eventuali denunce da parte di altri condomini, il consiglio è quello di informarsi su regole di condominio e leggi in materia e solo una volta accertato che un condominio violi le regole in tema di silenzio e tollerabilità dei rumori, allora si può procedere per vie ufficiali.
Stando a quanto previsto dalle regole in vigore, esistono degli orari cosiddetti di riposo in cui dovrebbe essere osservato il silenzio in condominio o quanto meno non fare alcun rumore che possa essere avvertito dai vicini.
Gli orari in questione sono: dalle 9 di sera alle 7 di mattina e dalle 14 del pomeriggio alle 15 e in alcuni casi si arriva anche alle 15:30-16.
Se i vicini non rispettano il regolamento e i rumori superano la soglia cosiddetta di tollerabilità, se sono effettivamente eccessivi e nocivi e non si fermano su richiesta del vicino, possono portare a denunce e risarcimento dei danni.
Ricordiamo che il rumore supera la soglia della normale tollerabilità solitamente stabilita a seconda dei diversi luoghi in cui si vive perché vi è certamente differenza tra vita in condominio in campagna o in centro città ma generalmente la legge considera oltre la soglia di tollerabilità il rumore che sia di 3 decibel superiore al rumore di fondo.
Se di notte il vicino di casa in condominio crea un rumore tale da superare la normale tollerabilità, i vicini di casa possono chiamare polizia o carabinieri e si possono chiamare le autorità competenti anche se ad essere disturbato è un solo vicino e non sono diversi. Se, però, non si tratta di rumori da considerare reato, cioè che superano la soglia di tollerabilità, non ci si può rivolgere alle forze dell’ordine ma bisogna contattare un legale per avvio di un procedimento civile.
In ogni caso, il primo passo da compiere è rivolgersi direttamente al vicino in maniera cordiale perchè smetta di fare rumori molesti, spiegando quali sono le conseguenze dei suoi rumori sulla propria vita quotidiana. Se con la gentile richiesta nulla dovesse chiamare, allora si può scrivere una sorta di lettera di richiamo da inviargli.
Se anche in tal caso nulla dovesse risolversi, prima di arrivare all'avvocato si può chiedere la mediazione di un altro membro del condominio come l'amministratore di condominio o il proprietario di casa, nel caso di immobile in affitto, e se anche questa strada non dovesse rivelarsi efficace, allora si può procedere per vie legali, denunciando il proprio vicino di casa per rumori molesti e chiedendo anche un eventuale risarcimento del danno.
Per vincere la causa ed ottenere un eventuale risarcimento per rumori molesti da parte dei vicini di casa, è bene sapere che tali rumori devono essere dimostrati.
Per farlo si può ricorrere alla perizia fonometrica o alla prova testimoniale che, come precisato dalla Cassazione, non deve necessariamente essere tecnica.