Sanatoria migranti 2020 domande e risposte Decreto Rilancio Governo Conte

Il decreto Rilancio prevede l'emersione dei rapporti in nero e la regolarizzazione dei migranti con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019. Ecco tutti i dettagli.

Autore: Chiara Compagnucci
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Sanatoria migranti 2020 domande e rispos

Il provvedimento sulla sanatoria dei migranti è legge. Il decreto Rilancio ha riservato un lungo articolo a questa misura già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.

Obiettivo di questa decisione è favorire l'emersione di rapporti di lavoro irregolari. In pratica i datori di lavoro possono presentare domanda per concludere un contratto di lavoro subordinato con stranieri presenti in Italia ovvero per regolarizzare un rapporto di lavoro in nero con i migranti.

A questi ultimi viene chiesto di essere sottoposti all'identificazione e di aver soggiornato in Italia prima dell'8 marzo 2020.

Quando è possibile presentare domanda di sanatoria dei migranti

Dal primo giugno al 15 luglio è possibile regolarizzare il lavoro dei migranti impiegati senza contratto e senza documenti.

Quali sono le modalità previste

Il decreto Rilancio prevede l'emersione dei rapporti in nero e la regolarizzazione dei migranti con permesso di soggiorno scaduto dal 31 ottobre 2019. Questo ultimi possono richiedere un permesso temporaneo della durata di 6 mesi dalla presentazione della domanda.

Chi può presentare domanda di sanatoria migranti 2020

Potranno presentare domanda di sanatoria migranti 2020 tutti i datori di lavoro che intendono regolarizzare un rapporto già in essere.

Quanto costa la sanatoria per un datore di lavoro

Al datore di lavoro è richiesto il pagamento di un contributo di 500 euro per ciascun lavoratore, oltre a un versamento unico forfettario per le somme dovute a titolo retributivo, contributivo e fiscale il cui ammontare non è stato ancora fissato.

Possono essere regolarizzati tutti i migranti

No, non possono essere regolarizzati i migranti che hanno avuto un provvedimento di espulsione, segnalati ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato, condannati per particolari reati. Anche il datore di lavoro non deve avere subito condanne negli ultimi 5 anni per reati tra cui

  • favoreggiamento dell'immigrazione clandestina
  • sfruttamento della prostituzione
  • intermediazione illecita, sfruttamento del lavoro

Quali sono i requisti richiesti ai migranti

I migranti senza documenti devono dimostrare la loro presenza in Italia alla data dell'8 marzo ed essere stati sottoposti a rilievi fotodattiloscopici o tramite dichiarazione resa all'autorità di frontiera o in questura all'arrivo. Chiesto in possesso di documentazione con data certa proveniente da organismi pubblici. E in ogni caso non devono aver lasciato l'Italia dall'8 marzo.

A chi presentare la domanda di sanatoria

Per la regolarizzazione dei rapporti di lavoro dei migranti, le domande devono essere presentate allo Sportello unico per l'immigrazione. Alla presentazione della richiesta viene consegnata un'attestazione per soggiornare per 6 mesi e svolgere lavoro subordinato. Solo dopo l'approvazione della procedura è consentito lo svolgimento dell'attività lavorativa alle dipendenze del datore di lavoro che ha presentato la domanda.

Quali sono le multe e sanzioni per chi non rispetta le regole

Il decreto Rilancio raddoppia le sanzioni per chi impiega migranti che hanno chiesto il permesso di soggiorno temporaneo senza aver presentato la comunicazione di inizio rapporto di lavoro. Se nel termine della durata del permesso di soggiorno temporaneo entra in possesso di un contratto di lavoro subordinato, il permesso può essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.