Gli scatti di anzianità costituicono un incremento periodico della retribuzione che premia la fedeltà e l'esperienza acquisita dal dipendente nel corso degli anni di servizio presso la stessa azienda. Vediamo nel dettaglio come funzionano gli scatti di anzianità nel CCNL industria alimentare 2025, quando maturano e quale impatto hanno sullo stipendio.
Gli scatti di anzianità nel settore dell'industria alimentare costituiscono una forma di incentivo economico che valorizza la permanenza del lavoratore all'interno della stessa azienda. Si tratta di aumenti retributivi automatici che vengono riconosciuti al dipendente dopo un determinato periodo di servizio.
Questo meccanismo rappresenta un sistema di fidelizzazione per i dipendenti, poiché offre un vantaggio economico a chi decide di mantenere un rapporto di lavoro continuativo con lo stesso datore di lavoro. Per le aziende, gli scatti di anzianità permettono di poter contare su lavoratori esperti, che conoscono bene i processi produttivi e le dinamiche aziendali, riducendo i costi di formazione e aumentando l'efficienza operativa.
Secondo quanto previsto dal CCNL industria alimentare 2025, gli scatti di anzianità vengono corrisposti ogni due anni di servizio prestato presso la stessa azienda o gruppo aziendale. Questo significa che, a partire dalla data di assunzione, il lavoratore maturerà uno scatto di anzianità ogni 24 mesi di servizio effettivo.
È importante sottolineare che gli scatti maturano in modo automatico al raggiungimento del periodo stabilito, senza necessità di particolari richieste da parte del lavoratore. Il diritto allo scatto si concretizza il primo giorno del mese successivo a quello in cui si compie il biennio di anzianità aziendale.
Il contratto collettivo nazionale del settore alimentare prevede un limite massimo di 5 scatti di anzianità per ciascun lavoratore nel corso della sua carriera presso la stessa azienda. Questo significa che l'incremento retributivo derivante dagli scatti di anzianità può essere goduto per un massimo di 10 anni di servizio (5 bienni).
Una volta raggiunti i 5 scatti, il lavoratore non maturerà ulteriori incrementi di questo tipo, anche se continuerà a prestare servizio presso la stessa azienda per periodi più lunghi. Questa limitazione è comune a molti contratti collettivi nazionali e rappresenta un punto di equilibrio tra il riconoscimento dell'esperienza acquisita e la sostenibilità economica per l'azienda.
L'importo degli scatti di anzianità nel contratto dell'industria alimentare varia in base al livello di inquadramento del lavoratore. Il CCNL 2025 prevede importi differenziati che riflettono la responsabilità e la complessità delle mansioni svolte.
Di seguito la tabella con gli importi degli scatti di anzianità per ogni livello contrattuale:
Questi importi si sommano alla retribuzione mensile del lavoratore in modo permanente, andando a costituire parte integrante dello stipendio. Ogni scatto si aggiunge ai precedenti, determinando un incremento progressivo della retribuzione nel corso degli anni di servizio.
L'impatto degli scatti di anzianità sulla retribuzione complessiva può essere significativo nel lungo periodo. Considerando che un lavoratore può maturare fino a 5 scatti nell'arco della sua carriera nella stessa azienda, l'incremento totale può variare da circa 87 euro mensili per un dipendente di livello 6 fino a quasi 149 euro mensili per un quadro di livello 1S.
Per comprendere meglio l'effetto degli scatti sull'evoluzione dello stipendio, possiamo fare un esempio concreto: un lavoratore inquadrato al livello 3, che percepisce inizialmente una retribuzione base secondo il CCNL, vedrà il proprio stipendio aumentare di 20,33 euro dopo i primi due anni di servizio, di ulteriori 20,33 euro dopo quattro anni, e così via fino a raggiungere un incremento complessivo di 101,65 euro mensili (20,33 × 5) dopo dieci anni di servizio continuativo presso la stessa azienda.
È importante sottolineare che gli scatti di anzianità non possono essere assorbiti da eventuali aumenti contrattuali o da promozioni, mantenendo quindi il loro valore nel tempo.
Gli scatti di anzianità iniziano a maturare dal momento dell'assunzione, considerando l'intero periodo di servizio prestato presso la stessa azienda. Il primo scatto sarà corrisposto al lavoratore a partire dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si compie il biennio di anzianità.
Ad esempio, un lavoratore assunto il 15 marzo 2025 maturerà il primo scatto di anzianità il 1° aprile 2027. Il secondo scatto maturerà il 1° aprile 2029, e così via fino al raggiungimento del limite massimo di 5 scatti.
Nel caso in cui un lavoratore venga promosso a un livello superiore, gli scatti di anzianità già maturati vengono conservati. Il CCNL industria alimentare 2025 prevede che nel caso di passaggio di livello, il dipendente mantenga l'importo degli scatti già acquisiti.
Questo significa che il lavoratore non perde i benefici economici derivanti dagli scatti già maturati, anche se cambia posizione all'interno dell'azienda. I nuovi scatti che maturerà successivamente al passaggio di livello saranno calcolati secondo l'importo previsto per il nuovo livello di inquadramento.