Il Contratto nazionale badanti prevede per le lavoratrici assunte lo scatto di anzianità ogni due anni di lavoro presso lo stesso datore di lavoro e per ogni scatto è previsto un aumento del 4% sulla retribuzione minima contrattuale.
Il lavoro delle badanti, sia conviventi che non conviventi, è regolato da apposito contratto nazionale che disciplina ogni aspetto del rapporto di lavoro tra badante e datore di lavoro, stabilendo orari di lavoro, retribuzione e regole per ferie, permessi, riposi, ecc, compresi aumenti di livelli di inquadramento della badante stessa e scatti di anzianità. Ogni quanto avvengono gli scatti di anzianità per le badanti?
Stando a quanto previsto dal CCNL badanti, lo scatto di anzianità per badanti 2021 avviene ogni due anni di lavoro presso lo stesso datore di lavoro e per ogni scatto di anzianità alla badante spetta un aumento del 4% sulla retribuzione minima contrattuale in base al proprio Livello di inquadramento.
Gli scatti di anzianità per badanti decorrono dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si maturano i due anni di lavoro e rappresentano un elemento della paga oraria per le badanti conviventi e della paga mensile per le badanti non conviventi.
Se si verificano modifiche del contratto di lavoro della badante con un innalzamento del livello di inquadramento, gli scatti di anzianità devono essere adeguati alla retribuzione minima prevista dal nuovo Livello di inquadramento.
La retribuzione delle badanti, come previsto dal contratto nazionale badanti, varia in base ai Livelli e all’assunzione della stessa badante, se cioè convivente o non convivente e part time. Per il calcolo dell’aumento della retribuzione della bandate dovuto agli scatti di anzianità bisogna, dunque, considerare la retribuzione minima contrattuale e applicarvi la maggiorazione dovuta.
Entrando più nel dettaglio, la retribuzione minima della badante convivente full time netta ma mese è:
Per la badante non convivente part time o ad orari, la retribuzione netta è la seguente: