Il ventaglio delle possibilità per rendere irrinunciabili le nuove detrazioni per la ristrutturazione casa con il decreto Rilancio è decisamente ampio.
E ce ne accorgiamo da due novità che hanno trovato spazio nella versione finale del documento. In prima battuta la platea dei destinatari che adesso comprende le cooperative di abitazione a proprietà indivisa, per interventi realizzati su immobili posseduti e assegnati ai soci e gli Istituti autonomi case popolari e gli enti con le stesse finalità sociali per lavori su immobili, di proprietà ovvero gestiti per conto dei comuni, adibiti ad edilizia residenziale pubblica.
Sono quindi incluse le persone fisiche purché non nell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, a cui aggiungere i condomini.
La seconda novità è l'allargamento della doppia possibilità di fruizione della detrazione - sconto in fattura e cessione del credito - anche nel caso delle ristrutturazioni al 50%, dell'ecobonus al 65% e del bonus facciate. Diventa insomma difficile trovare categorie di contribuenti escluse da questa facilitazione. Vediamo le novità nei dettaglio tra
C'è una novità importante inserita nel decreto Rilancio e che rischia di passare inosservata ed è la possibilità di fruire delle nuove facilitazioni anche per le ristrutturazioni al 50%, l'ecobonus al 65% e per il bonus facciate, compresi i lavori già avviati e non solo quelli nella fascia temporale tra il primo luglio 2022 e il 31 dicembre 2022.
Si tratta della cessione del credito a banche e intermediari finanziari e dello sconto in fattura da parte dell'impresa che esegue i lavori.
Più nello specifico, l'allargamento del ventaglio delle opportunità coinvolge adesso il bonus ristrutturazione per il recupero del patrimonio edilizio, l'ecobonus per le finestre, alcuni interventi che rientrano nel sismabonus, il bonus mobili ed elettrodomestici per arredare immobili ristrutturati.
E poi i lavori relativi a pannelli solari termici e caldaie a condensazione, il bonus verde per realizzare aree verdi e giardini, parte degli interventi per la messa in sicurezza antisismica degli edifici in zona sismica, il bonus facciate per tinteggiatura, pulitura o rifacimento delle facciate.
Dal punto di vista procedurale, il decreto Rilancio approvato dal governo consente di trasformare le rate dei lavori di ristrutturazione casa già avviati in credito d'imposta, da cedere anche alla propria banche.
Le nuove regole trovano applicazione sugli interventi effettuati dai condomini, dalle persone fisiche, al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, arti e professioni, dagli Istituti autonomi case popolari e dagli enti con le stesse finalità sociali, dalle cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
Spetta comunque all'Agenzia delle entrate fissare tutti i dettagli relativi alle detrazioni al 50%-65% e dunque allo scambio dei crediti con denaro contante.