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Se azienda ha dipendenti in cassa integrazione può assumere o no secondo leggi e CCNL 2025

Se viene richiesto l'aiuto economico dello Stato per tamponare la situazione di emergenza, l'azienda può assumere o no nuovo personale?

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
e aggiornato con informazioni attualizzate il
Se azienda ha dipendenti in cassa integr

L’attivazione della cassa integrazione rappresenta un percorso complesso di gestione del personale all’interno di aziende in temporanea o prolungata difficoltà. Un tema particolarmente discusso riguarda la possibilità per un’impresa, che stia usufruendo di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione, di procedere ad assunzioni di nuovi lavoratori. Nel 2025 la normativa, insieme alle prassi dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL), offre una cornice regolatoria articolata, nella quale esigenze aziendali, requisiti di legge e tutela occupazionale devono essere attentamente ponderati.

Cassa integrazione: definizione, funzionamento e tipologie

La cassa integrazione guadagni (CIG) costituisce uno dei principali ammortizzatori sociali previsti dall’ordinamento del lavoro italiano, destinato a proteggere i lavoratori dipendenti in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per motivi non imputabili alla loro volontà. Sono previsti diversi tipi di CIG:

  • Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO): applicabile in caso di crisi aziendali temporanee e transitorie, generalmente dovute a eventi imprevisti o ciclici che limitano la produzione o l’erogazione di servizi.
  • Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS): utilizzata per fattispecie di crisi aziendale più radicale o strutturale, quali ristrutturazione, riconversione, crisi settoriale o procedure concorsuali.
  • Cassa Integrazione in Deroga (CIGD): destinata alle aziende e ai lavoratori che non possono accedere alle due forme principali, con regole specifiche spesso dettate da decreti straordinari.

I destinatari includono quadri, impiegati, operai, apprendisti e soci-lavoratori di cooperative. Sono invece esclusi i dirigenti e la maggior parte dei lavoratori a domicilio. L’indennità corrisposta garantisce al lavoratore circa l’80% della retribuzione perduta per le ore non lavorate, con modalità di erogazione differenti tra anticipo in busta paga e pagamento diretto da parte dell’INPS, in funzione della solidità economica dell’azienda.

Assunzione di nuovi lavoratori durante la cassa integrazione: analisi normativa 2025

La normativa vigente non prevede un divieto assoluto all’assunzione durante periodi di CIG; tuttavia, esistono vincoli e condizioni rilevanti ai fini della legittimità della procedura di assunzione.

Condizioni per l’assunzione durante CIG:

  • Il datore di lavoro deve motivare e dimostrare la reale indispensabilità della nuova assunzione rispetto alle esigenze produttive dell’azienda.
  • È necessario che le mansioni affidate al nuovo assunto risultino differenti da quelle dei dipendenti interessati dalla sospensione o riduzione oraria.
  • I CCNL di riferimento possono prevedere requisiti accessori per la legittimità dell’assunzione di nuovo personale in corso di ammortizzatore sociale.
  • In presenza di specifiche commesse o nuove esigenze produttive, l’assunzione può essere ritenuta coerente con la finalità della cassa integrazione, fatta salva la necessità di saturare prioritariamente l’orario dei lavoratori sospesi.

Alcune tipologie contrattuali atipiche, come il lavoro intermittente o determinate somministrazioni, sono invece escluse qualora prevedano lo svolgimento delle stesse mansioni dei lavoratori già sospesi. Resta ferma l’opportunità, per il datore di lavoro, di produrre idonea documentazione a giustificazione del ricorso a nuove assunzioni, per evitare contenziosi.

Vincoli, limiti e cautele nell’assunzione di personale con dipendenti in cassa integrazione

L’eventuale assunzione di nuovi lavoratori durante la cassa integrazione richiede cautela e una rigorosa documentazione delle ragioni sottostanti. Restano ferme alcune limitazioni:

  • Divieto di assunzione in mansioni identiche a quelle già svolte dai dipendenti sospesi salvo esaurimento totale dell’orario dei lavoratori in CIG.
  • Limitazioni per contratti a termine, somministrazione e lavoro intermittente quando destinati a sostituire (nella stessa funzione) i lavoratori in ammortizzatore sociale.
  • Obbligo di comunicazione e trasparenza nei confronti degli organi di controllo e, in alcuni casi, delle rappresentanze sindacali aziendali.

L’evidenza normativa e contrattuale impone di privilegiare la ricollocazione dei dipendenti già occupati e attivare nuove selezioni solo in caso di effettiva necessità organizzativa, produttiva o per lo svolgimento di nuove mansioni non coperte dai ruoli in sospensione. Questo quadro, rafforzato dalle linee guida di INPS e CNEL, è stato confermato dalle più recenti circolari ministeriali, tra cui la Circolare INPS 62/2024, che rinnova principi e cautele sull’argomento.

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