Se ci si fa male in una piscina pubblica chi paga risarcimento danni? Tutti i casi 2022 secondo leggi attuali

Gestore dell’impianto o assistente bagnanti: chi deve pagare risarcimento danni se ci si fa male in una piscina pubblica, casi e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Se ci si fa male in una piscina pubblica

Chi deve pagare risarcimento danni se ci si fa male in una piscina pubblica?

A seconda del motivo per cui ci si fa male in una piscina pubblica e della causa che provoca il danno, il risarcimento danni a chi si è fatto male può essere dovuto o dal gestore dell’impianto o dall’assistente bagnanti. Ci sono, però, anche casi in cui non è previsto alcun risarcimento danni, ed è quello in cui ci si fa male in una piscina pubblica per poca attenzione o propria negligenza, per cui nessuno all’infuori della persona stessa che si è fatta male, è responsabile del danno subito. 
 

Se mi faccio male in una piscina pubblica chi paga risarcimento danni? Sono diversi gli incidenti e imprevisti che possono verificarsi quando siamo in una piscina pubblica, dalla semplice scivolata a bordo piscina, a profondi tagli sulla pianta del piede a causa di mattonelle rotte sul fondo della piscina, ecc. 

Si tratta di danni per cui a volte non è previsto alcun risarcimento del danno perché causati dalla disattenzione della persona che decide di trascorrere del tempo in una piscina pubblica, e danni per cui invece è possibile chiedere risarcimento. Ma a chi si chiede il risarcimento danno quando ci si fa male in una piscina pubblica? Vediamo allora quali sono tutti i casi 2022 in cui scatta un risarcimento danni quando ci si fa male in una piscina pubblica. 

  • Se ci si fa male in una piscina pubblica chi paga risarcimento danni
  • Farsi male in piscina pubblica quando non c’è alcun risarcimento

Se ci si fa male in una piscina pubblica chi paga risarcimento danni

Stando a quanto previsto dalle leggi attuali, secondo una recente sentenza del Tribunale di Bari, se ci si fa male in una piscina pubblica a risponderne sia civilmente, per il risarcimento del danno, sia penalmente è il gestore dell’impianto, anche se a bordo vasca c’è il bagnino. 

Se, infatti, l’assistente bagnanti dimostra di non avere alcuna responsabilità, allora la stessa ricade sul gestore dell’impianto che è poi tenuto al pagamento del risarcimento del danno, purchè si accerti che chi si è fatto male in una piscina pubblica abbia subito un danno a causa delle condizioni della piscina stessa.

Il gestore è ha, infatti, l’obbligo di assicurare l’incolumità fisica delle persone che si recano in piscina attraverso, innanzitutto, il rispetto delle norme sulla sicurezza, e poi garantendo adeguata vigilanza e organizzazione ottimale.

E se, dunque, la condotta del bagnante è stata corretta e attenta per la propria incolumità, il titolare dell’impianto potrebbe rispondere di causalità omissiva e dover risarcire il danno a chi si è fatto male.

Scatta, invece, la responsabilità dell’assistente bagnanti quando si dimostra che ci si è fatti male in una situazione in cui lo stesso assistente poteva materialmente intervenire ma non lo ha fatto. 

Come stabilito dalle leggi attuali, l’assistente bagnanti può essere considerato colpevole di omicidio o lesioni colpose, per cui obbligato al risarcimento del danno, quando il danno è risultato di un suo mancato intervento di assistenza, mentre non risulta mai colpevole quando dimostra di aver attuato tutti gli interventi e le precauzioni previste dalla sua mansione.

Farsi male in piscina pubblica quando non c’è alcun risarcimento

Non è previsto, invece, alcun risarcimento danni se la responsabilità del danno e dell’essersi fatti male è solo ed esclusivamente della persona che si è fatta male. Se, per esempio, l’utente non presta la giusta attenzione, se corre talmente veloce su una zona scivolosa della piscina per cui una caduta o distorsione o in caso di slogamento non sono causati da nessuno e imputabili a nessuno se non alla negligenza e alla poca attenzione da parte dello stesso cliente della piscina.