Le disposizioni vigenti prevedono la possibilità di disdire il contratto di acquisto di un'auto nuova dopo un periodo di tolleranza di 60 giorni dalla data della firma dell'accordo di compravendita e del pagamento di una somma a titolo di caparra.
Poche cose come l'attesa di una nuova auto crea aspettative tra i clienti. E di conseguenza, poche cose come la consegna in ritardo dell'auto nuovo provoca delusione tra i compratori. Le preoccupazioni della catena di approvvigionamento che affliggono il settore automobilistico non stanno scomparendo. I tempi di consegna per i nuovi veicoli continuano ad allungarsi con grande dispiacere degli acquirenti.
Sono soprattutto le difficoltà nella fornitura di componenti elettronici a essere la causa di questa carenza di auto nuove. Di fronte a tale situazione, quali sono i diritti che l'acquirente può fare valere? Ha diritto a un risarcimento o a un'auto di cortesia? Approfondiamo in questo articolo:
Consegna auto in ritardo, quali sono i diritti dell'acquirente
Norme 2022 sulla risoluzione e il risarcimento del danno
L'obbligo principale di un venditore di auto è di consegnare il bene entro il termine concordato. In caso di mancato rispetto del termine di consegna, il consumatore ovvero il cliente può pretendere la consegna immediata o rimettere in discussione il contratto.
Più esattamente, se al momento della conclusione del contratto una parte dà all'altra, a titolo di caparra, una somma di danaro o una quantità di altre cose fungibili, la caparra, in caso di adempimento, deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta. Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l'altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra.
Se inadempiente è invece la parte che l'ha ricevuta, l'altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra. Se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare l'esecuzione o la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali.
Le disposizioni vigenti sulla consegna in ritardo dell'auto acquistata prevedono la possibilità di disdire il contratto di acquisto di un'auto nuova dopo un periodo di tolleranza di 60 giorni dalla data della firma dell'accordo di compravendita e del pagamento di una somma a titolo di caparra. In ogni caso, la comunicazione della disdetta del contratto deve avvenire iscritto via raccomandata andata e ritorno o via Posta elettronica certificata.
Se l'acquirente presenta un sollecito, il venditore di auto deve indicare una nuova data di consegna e, in caso di mancato rispetto delle tempistiche, mettere a disposizione un'auto di cortesia in comodato d'uso.
L'automobilista può essere risarcito del danno subito? È possibile, ma complicato. Bisognerebbe dimostrare il danno subito, che è legato alla mancata consegna del veicolo, e che tutto questo deve essere valutato da un tribunale. Ma in caso di pregiudizio, perché non provare a negoziare un vantaggio commerciale su un altro veicolo disponibile?
Secondo la Corte di Cassazione, in tema di contratti cui acceda la consegna di una somma di denaro a titolo di caparra confirmatoria, qualora il contraente non inadempiente abbia agito per la risoluzione e il risarcimento del danno, costituisce domanda nuova, inammissibile in appello, quella volta a ottenere la declaratoria dell'intervenuto recesso con ritenzione della caparra, avuto riguardo all'incompatibilità strutturale e funzionale tra la ritenzione della caparra e la domanda di risarcimento.
La funzione della caparra, consistendo in una liquidazione anticipata e convenzionale del danno volta ad evitare l'instaurazione di un giudizio contenzioso, risulterebbe infatti frustrata se alla parte che abbia preferito affrontare gli oneri connessi all'azione risarcitoria per ottenere un ristoro patrimoniale più cospicuo fosse consentita di modificare la propria strategia difensiva, quando i risultati non corrispondano alle sue aspettative.