Molte delle spese sostenute per i figli possono essere portare in detrazione in dichiarazione dei redditi e cambia l’importo di quanto detrarre davvero in base a tipo di detrazione e spese effettuata e relativa percentuale e franchigia di detrazione. E’ diverso, dunque, l’importo che si può detrarre davvero per spese sostenute per i figli se si sono spesi tra 500 e 5mila euro.
Se ho spese per i figli tra i 500-5000 euro quanto posso detrarre davvero nel 2022? Avere dei figli comporta numerose spese che ogni anno raggiungono costi elevati, tra spese necessarie di scuola, per soddisfare le richieste primarie, per la frequenza di attività sportive, ecc.
Ma molte delle spese sostenute per i figli possono essere portare in detrazione in dichiarazione dei redditi e cambia l’importo di quanto detrarre davvero in base a tipo di detrazione e spese effettuata. Vediamo quali sono e di quanto si possono detrarre le spese sostenute per i figli se si sono spesi tra 500 e 5mila euro.
L’elenco delle spese per i figli, di qualsiasi importo siano, comprese quelle tra 500-500 euro, da detrarre nel 2022 sono:
Si possono portare in detrazione in dichiarazione dei redditi le spese sostenute per la frequenza di asili nido dei propri figli, valide sia per nidi pubblici e sia per nidi privati. La detrazione spetta a tutti i genitori che sostengono materialmente le spese per la frequenza dell’asilo per i loro figli, effettuando i relativi pagamenti con strumenti tracciabili, bonifici o bancomat che dimostrino l’effettiva spesa sostenuta e che devono riportare i relativi gli importi nel modello 730 per la dichiarazione dei redditi.
Le spese sostenute per la frequenza dell’asilo nido, sia pubblico che privato, del proprio figlio comprendono sia la retta mensile di asili nido per bambini dai 3 mesi ai 3 anni di età e sia retta mensile per la sezione primavera.
Le spese sostenute per la frequenza di asili nido, pubblici o privati, permettono di beneficiare di una detrazione Irpef del 19% per un importo massimo di 632 euro all’anno per ogni figlio che risulti fiscalmente a carico. La detrazione massimo per 632 vale per l’iscrizione di uno o più figli.
Se, per esempio, si hanno due figli di età diverse iscritti entrambe all’asilo nido, uno per esempio di 6 mesi e uno di due anni, l’importo massimo dei 632 euro della detrazione vale sia per l’uno che per l’altro figlio in misura piena. Dunque, per un figlio per la frequenza dell’asilo si può detrarre davvero fino 120 euro circa, per due figli si può detrarre davvero una cifra di 240 euro circa.
Per le famiglie con figli all’asilo nido è disponibile ancora quest’anno anche il bonus asilo nido, unica misura per famiglie con figli ancora in vigore nonostante il debutto dell’assegno unico per figli e che consiste in un contributo per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati e di forme di assistenza domiciliare per bambini di età inferiore ai tre anni affetti da gravi patologie croniche.
L’importo riconosciuto del bonus asilo nido varia a seconda del valore Isee del nucleo familiare nelle seguenti misure:
Precisiamo che il bonus asilo nido erogato dall’Inps non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta e non è cumulabile con la detrazione per frequenza asili nido, a prescindere dal numero di mensilità percepite.
Anche le spese sostenute per il servizio mensa si possono detrarre perché, secondo le norme in vigore, rientrano tra le spese per frequenza di scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado.
Per usufruire della detrazione per la mensa prevista bisogna documentare l’avvenuta spesa nelle seguenti modalità:
La detrazione al 19% spetta al genitore che ha effettuato il pagamento della mensa e il limite di costo che si può davvero detrarre per ogni studente a carico fiscalmente e spese tra 500 e 5mila euro è di:
L’importo massimo può pari a 400 euro da dividere in parti uguali tra i genitori a meno di accordi diversi tra gli stessi., Per esempio, se la spesa per la mensa è stata di 800 euro nel 2019, l’effettivo risparmio è pari al 19% di 800 per cui 152 euro per studente da dividere in parti uguali tra i due genitori, a meno di diverso accordo raggiunto tra i due.
Precisiamo che il costo detraibile per le spese scolastiche da considerare per le detrazioni è quello sostenuto nell’anno di imposta e non per anno scolastico.
Non esistono più, invece, le detrazioni per figli a carico, spettanti finora in busta paga ai lavoratori dipendenti, ma sostituite a partire da quest’anno dall’assegno unico per figli 2022 che ha riunito e cancellato tutte le misure in vigore per famiglie con figli ad eccezione del bonus asilo nido.
Passando all’importo che si può davvero detrarre per spese sostenute per attività sportive dei figli, considerando una detrazione Irpef delle spese sportive al 19% su limiti di spesa di 210 euro per ogni figlio a carico, se si spendono all’anno due mila euro per due figli, si può davvero detrarre una cifra di appena 80 euro circa, perché la detrazione vale sui 420 euro per due figli, per cui se si spendono mille, duemila o 5mila euro per attività sportive dei figli, la detrazione vale solo fino all’importo di 210 euro.
La detrazione al 19% per attività sportive dei figli in dichiarazione dei redditi vale solo ed esclusivamente per le spese sostenute per figli di età compresa tra 5 e 18 e superato tale limite di età non si ha più accesso alla detrazione.
Anche per detrarre effettivamente le spese per le attività sportive per i figli, bisogna sempre avere e fornire apposita documentazione che attesti la spesa sostenuta.
Non si può detrarre effettivamente nulla sull’acquisto di una bicicletta per il proprio figlio 2022. Non sono previste, infatti, detrazioni in questo senso a meno che non si tratti di un figlio disabile.
E', infatti, prevista una detrazione Irpef del 19% per l’acquisto della bicicletta elettrica con pedalata assistita solo per figli disabili e previa presentazione di apposita documentazione che comprende:
Se si spendono dunque 700 euro per l’acquisto di una bicicletta con pedalata assistita per un figlio disabile si può detrarre effettivamente un importo di 133 euro.
Chi ha figli che frequentano corsi universitari può usufruire delle detrazioni per spese universitarie a condizione di effettuare i pagamenti esclusivamente con strumenti di pagamento tracciabili, vale a dire con bonifici, carte di credito o di debito e bancomat.
La detrazione fiscale per spese universitarie è del 19% e vale per:
La detrazione fiscale al 19% vale anche per l’affitto di studenti fuori sede per un importo massimo di spesa di 2.633 euro, per cui su una spesa di oltre 2.500 euro si possono detrarre davvero 500 euro circa.
La detrazione fiscale per l’affitto può essere richiesta anche dagli studenti fuori sede che si spostano nella stessa provincia di residenza a condizione che luogo di residenza e casa affittata siano distanti almeno 100km e vale anche per gli studenti che sono domiciliati fiscalmente in una zona montana e disagiata e si può richiedere se è distante 50km e non 100 dalla casa affittata.
Anche le detrazioni fiscali per spese universitarie, così come tutte le atre detrazioni Irpef, si possono richiedere in sede di dichiarazione dei redditi documentando con relative attestazioni di pagamenti avvenuti, come fatture o ricevute.
Ci sono poi le spese mediche per figli: la detrazione per spese mediche e sanitarie è fissata al 19% e per importi di spesa tra 500 e 5mila euro, per il calcolo della detrazione Irpef prevista, bisogna sempre e comunque considerare la franchigia stabilita.
La detrazione Irpef al 19% sulle spese mediche per i figli vale su una franchigia fino a 129,11 euro. Ciò significa che se si sostiene una spesa, nell’anno, di circa 600 euro per spese mediche, si può detrarre realmente solo una cifra di 24,5 euro.