La multa auto indirizzata al vecchio indirizzo di casa non è valida ed è considerata illegittima. Spetta successivamente all'automobilista multato muovere questi rilievi in sede di ricorso al giudice di pace o al prefetto, citando le pronunce in materia dei giudici.
Immaginiamo di aver ricevuto una multa auto a nostra insaputa. Magari per aver sforato i limiti di velocità con conseguente impossibilità da parte degli agenti accertatori di procedere con la contestazione immediata. Dopodiché immaginiamo che, all'interno dei tempi di notifica della multa auto, abbiamo cambiato la residenza all'interno della stessa città o anche in un altro comune.
In assenza di comunicazione, la sanzione viene recapitata all'indirizzo più recente a conoscenza dell'ente accertatore. La domanda che ci poniamo è inevitabile: se la multa auto viene indirizzata al vecchio indirizzo di casa è valida oppure no? L'automobilista che ha infranto il Codice della strada deve pagare o no la sanzione ricevuta. Vediamo in questo articolo:
Codice delle strada alla mano, la multa auto viene notificata all'indirizzo del proprietario del veicolo, sia esso di residenza o di domicilio. L'informazione viene ricavata dalla carta di circolazione o dall'archivio nazionale dei veicoli istituito del Dipartimento per i trasporti terrestri, dal Pubblico registro automobilistico oppure dalla patente di guida dell'automobilista.
Spetta poi al proprietario del veicolo dichiarare eventualmente che alla guida dell'auto c'era un'altra persona a cui indirizzare le sanzioni comminate. Succede però che nel caso di trasferimento dell'indirizzo di residenza o del domicilio, l'automobilista non ha alcun obbligo di comunicazione alla Motorizzazione civile o al Pubblico registro automobilistico. Spetta infatti alla pubblica amministrazione e non al cittadino trasmettere l'informazione.
Di conseguenza l'ente accertatore non fa riferimento ad archivi puntualmente aggiornati. Ma soprattutto la multa auto indirizzata al vecchio indirizzo di casa non è valida ed è considerata illegittima. Spetta successivamente all'automobilista multato muovere questi rilievi in sede di ricorso al giudice di pace o al prefetto, citando le pronunce in materia dei giudici.
In merito ai tempi di notifica di una multa auto, il Codice della strada fissa 90 giorni per le violazioni da notificare in Italia e 360 giorni per le violazioni commesse da veicoli il cui proprietario è residente all'estero. Questa fase si conclude nel momento in cui il verbale viene consegnato al soggetto incaricato di recapitarlo al destinatario. Significa che i tempi di prescrizione di un verbale si interrompono con la consegna all'ufficio preposto alla notifica.
Ecco quindi che la notifica può avvenire in due modi. Innanzitutto attraverso la consegna diretta nel luogo indicato nella carta di circolazione all'interessato o a persone capaci di ricevere l'atto. In seconda battuta, con deposito presso la casa comunale decentrata per assenza temporanea dell'interessato o mancanza di persone capaci di ricevere l'atto.
In quest'ultimo caso - come precisato dalla Corte Costituzionale - deve anche essere inviato un avviso di deposito a mezzo raccomanda informativa e la notifica si intende eseguita al massimo il decimo giorno dalla data di spedizione della raccomandata informativa.
Il verbale si considera notificato per l'automobilista e quindi comincia il conteggio dei 5 o 60 giorni per pagare o fare ricorso al prefetto oppure dei 30 giorni per fare ricorso al giudice di pace. Norme alla mano, l'attestazione che riguarda la trasmissione dei dati dell'effettivo trasgressore, a seguito della notifica di un verbale di violazione al Codice della strada per cui non è stato individuato il trasgressore, deve essere inoltrata riempiendo il modulo allegato al verbale.
In merito ai tempi di notifica di una multa auto, il Codice della strada fissa 90 giorni per le violazioni da notificare in Italia.