Stando a quanto previsto dalle leggi 2021 in vigore, chi decide di rinunciare all’eredità di un parente defunto può ripensarci e accettarla in un secondo momento. Per farlo, però, è necessario conoscere e rispettare i tempi della legge e bisogna presentare l’atto di revoca di rinuncia all’eredità.
Chi rinuncia all'eredità può ripensarci e accettarla? Quando scompare un familiare, scatta la successione dell’eredità. Perché l’eredità lasciata dal parente defunto passi nelle mani degli eredi è necessario seguire una specifica procedura che parte dalla presentazione della dichiarazione di successione.
La dichiarazione di successione è un documento fiscale che serve per comunicare all’Agenzia delle Entrate il subentro degli eredi nel patrimonio di un familiare defunto, obbligatorio da fare e che deve essere presentato solo dagli eredi o eventuali loro rappresentanti e prevede costi che variano in base al valore del patrimonio lasciato dal defunto.
Capita, e non di rado, che insieme all’eredità la persona defunta lascia anche debiti tanto da portare gli eredi a rinunciare all’eredità. Vediamo ora se chi rinuncia all’eredità ha la possibilità di ripensarci e poi accettarla in un secondo momento.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2021 in vigore, chi decide di rinunciare all’eredità di un parente defunto può ripensarci e accettarla in un secondo momento. Per farlo, però, è necessario conoscere e rispettare i tempi della legge.
E’, infatti, possibile accettare l’eredità dopo averci rinunciato solo fino a quanto i termini previsti dalle norme in vigore lo permettono, vale a dire entro i dieci anni stabiliti dal momento di presentazione della dichiarazione di successione perché gli eredi decidano di accettare o rinunciare all’eredità Quindi, fino a quando non si prescrive il diritto di accettare l'eredità, gli eredi hanno sempre la possibilità di accettarla, dopo una prima eventuale rinuncia, se non è già stata acquistata da altri dei chiamati.
Gli eredi che prima rinunciano all’eredità e dopo decidono di accettarla devono presentare l'atto di revoca di rinuncia all’eredità, dichiarazione contraria all’atto di rinuncia con cui il rinunciante esprime la volontà di essere riammesso alla successione come titolare della propria quota e l’effetto di tale atto è quello di riportare i fatti all’origine, prima he cioè l’erede rinunciasse all’eredità.
La revoca della rinuncia all’eredità può avvenire esclusivamente in presenza di tre condizioni fondamentali che sono, in particolare: