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Se si guida una auto a una velocità costante si risparmia davvero diesel o benzina? E quale dovrebbe essere?

Mantenere una velocità costante riduce il numero di variazioni di carico sul motore, facendo lavorare la meccanica in una condizione più stabile.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Se si guida una auto a una velocità cost

Quando si parla di consumo di carburante, uno dei fattori che incide è la variabilità della velocità. Ogni accelerazione comporta una richiesta supplementare di energia al motore, mentre ogni frenata disperde parte dell'energia cinetica accumulata. In sostanza, l'auto consuma di più ogni volta che cambia ritmo.

Al contrario, mantenere una velocità costante riduce il numero di variazioni di carico sul motore, facendo lavorare la meccanica in una condizione più stabile e prevedibile. In questa modalità, la combustione interna avviene in maniera più efficiente e la trasmissione può operare nelle marce più alte, dove i giri motore sono bassi e il consumo per chilometro si riduce. Non è solo una questione tecnica: si tratta di un vero e proprio principio fisico. Le leggi della dinamica insegnano che l'energia spesa per accelerare un veicolo è molto maggiore rispetto a quella necessaria per mantenerlo in movimento a una data velocità costante. Approfondiamo in questo articolo:

  • La velocità ideale dell'auto tra efficienza aerodinamica e consumi reali

  • Stile di guida e condizioni esterne

La velocità ideale dell'auto tra efficienza aerodinamica e consumi reali

Molti automobilisti si chiedono quale sia la velocità ottimale per risparmiare carburante. Anche se non esiste una risposta univoca, gli studi dei costruttori e le prove su strada convergono su una fascia chiara: tra i 50 e i 70 km/h si registra il miglior rendimento energetico nella maggior parte delle vetture, siano esse alimentate a benzina o diesel.

È intorno a questa soglia che la resistenza dell'aria non è ancora eccessiva e il motore può funzionare in modo efficiente senza sforzi inutili. Superata la barriera degli 80 km/h, e ancor di più dopo i 100 km/h, entra in gioco il fattore aerodinamico. La resistenza dell'aria cresce in modo esponenziale rispetto alla velocità: a 130 km/h un'auto consuma anche il 25% in più rispetto a una marcia costante a 110 km/h. E non si tratta solo di numeri teorici. Un viaggio in autostrada con una velocità più contenuta può significare un risparmio di carburante anche dell'ordine di 5-8 litri su 500 km, ovvero decine di euro in meno per un solo viaggio.

Un altro elemento è l'utilizzo del cambio. Viaggiare a una velocità costante con la marcia più alta possibile, mantenendo i giri motore tra i 1.500 e i 2.000 rpm nei motori diesel (e leggermente più alti per i benzina), consente al veicolo di consumare meno. In terza marcia a 70 km/h, ad esempio, si consuma molto più che in quinta alla stessa velocità, poiché il motore lavora a regimi più elevati e inefficaci. In questo senso, una guida attenta, che evita frequenti scalate e bruschi cambi di marcia, è sinonimo di risparmio energetico immediato.

Stile di guida e condizioni esterne

A velocità costante, il risparmio è tangibile, ma non è l'unico elemento in gioco. Anche il comportamento del conducente e le condizioni del veicolo sono determinanti per mantenere bassi i consumi. L'adozione di una guida fluida, che anticipa il traffico e mantiene la distanza di sicurezza per evitare frenate improvvise, consente di ridurre il numero di stop e ripartenze, ovvero i momenti in cui il consumo di carburante aumenta.

Lo stato dell'auto è altrettanto importante: pneumatici sgonfi, filtri sporchi, olio motore usurato o carichi eccessivi possono alterare notevolmente l'efficienza globale. Anche il climatizzatore ha un impatto: a velocità urbane, il suo utilizzo può aumentare i consumi fino al 15%, mentre in autostrada l'effetto è più contenuto ma comunque presente.

Va poi considerato il ruolo delle tecnologie di bordo, come il cruise control, che permette di mantenere automaticamente la velocità impostata, evitando fluttuazioni eccessive e contribuendo al mantenimento di un'andatura lineare. Alcuni modelli più avanzati sono dotati di sistemi di guida predittiva che analizzano pendenze, curve e traffico per ottimizzare il consumo in tempo reale.