Il lavoratore stagionale in nero che denuncia il suo datore di lavoro può ottenere la regolare assunzione con relativo contratto di lavoro, o anche una somma come risarcimento economico per il periodo lavorativo illegale e avere il riconoscimento dei contributi previdenziali mancati e da recuperare, il pagamento delle ore di straordinario eventualmente svolte e non retribuite, pagamento di Tfr maturato fino al momento della denuncia e anche tredicesima e quattordicesima eventualmente maturate.
Se sono un lavoratore stagionale in nero cosa posso ottenere se denuncio mio datore di lavoro? Il lavoro in nero è un fenomeno che continua ad essere molto diffuso nel nostro Paese ma illegale e che prevede sanzioni sia per lavoratore che per datore di lavoro.
Se, infatti, si lavora in nero svolgendo una regolare occupazione ma non dichiarata, si rischia una sanzione che può arrivare ad essere anche penale se percepisce la Naspi o altro sussidio o se lavora in nero ma non dichiara il proprio lavoro per poter avere i requisiti per beneficiare il reddito di cittadinanza. In caso contratto non rischia nulla.
Un lavoratore stagionale costretto, invece, a lavorare in nero se denuncia il datore di lavoro può in alcuni casi ottenere condizioni di lavoro migliori. Vediamo come e quando.
Il lavoratore stagionale che lavora in nero non è soggetto ad alcuna sanzione nel caso in cui non percepisca indennità di disoccupazione e altro sussidio o il reddito di cittadinanza, ma la situazione cambia decisamente per il datore di lavoro.
Il lavoratore stagionale in nero che decide di denunciare il datore di lavoro deve rivolgersi all’ufficio dell’Ispettorato provinciale del Lavoro o, in alternativa, può fare segnalazioni anonime alla Guardia di Finanza che ha poi il dovere di intervenire presso la sede lavorativa dove, secondo la segnalazione, esistono situazioni lavorative illegali, per effettuare controlli e verificare.
Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, il lavoratore stagionale in nero che denuncia il suo datore di lavoro può:
Se un lavoratore stagionale in nero denuncia il proprio datore di lavoro, a parte poter regolarizzare la sua posizione, scattano anche sanzioni nei confronti del datore di lavoro, sanzioni che possono essere comprese tra i 1.500 e i 36mila euro
In particolare, stando a quanto previsto dalle leggi in vigore:
Se poi tra i dipendenti più del 20% dei lavoratori risulta in nero, per il datore di lavoro c’è anche il rischio di totale sospensione dell’attività.