Se sono lavoratore stagionale in nero cosa posso ottenere se denuncio mio datore di lavoro

Quali sono riconoscimenti e diritti che un lavoratore stagionale in nero può avere se denuncia il datore di lavoro e sanzioni previste secondo leggi e normativa n vigore nel 2022

Autore: Marianna Quatraro
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Se sono un lavoratore stagionale in nero cosa posso ottenere se denuncio mio datore di lavoro?

Il lavoratore stagionale in nero che denuncia il suo datore di lavoro può ottenere la regolare assunzione con relativo contratto di lavoro, o anche una somma come risarcimento economico per il periodo lavorativo illegale e avere il riconoscimento dei contributi previdenziali mancati e da recuperare, il pagamento delle ore di straordinario eventualmente svolte e non retribuite, pagamento di Tfr maturato fino al momento della denuncia e anche tredicesima e quattordicesima eventualmente maturate. 

Se sono un lavoratore stagionale in nero cosa posso ottenere se denuncio mio datore di lavoro? Il lavoro in nero è un fenomeno che continua ad essere molto diffuso nel nostro Paese ma illegale e che prevede sanzioni sia per lavoratore che per datore di lavoro. 

Se, infatti, si lavora in nero svolgendo una regolare occupazione ma non dichiarata, si rischia una sanzione che può arrivare ad essere anche penale se percepisce la Naspi o altro sussidio o se lavora in nero ma non dichiara il proprio lavoro per poter avere i requisiti per beneficiare il reddito di cittadinanza. In caso contratto non rischia nulla.

Un lavoratore stagionale costretto, invece, a lavorare in nero se denuncia il datore di lavoro può in alcuni casi ottenere condizioni di lavoro migliori. Vediamo come e quando.

  • Lavoratore stagionale in nero cosa ottiene se denuncia datore di lavoro
  • Sanzioni previste per datore di lavoro che assume lavoratori stagionali in nero


Lavoratore stagionale in nero cosa ottiene se denuncia datore di lavoro 

Il lavoratore stagionale che lavora in nero non è soggetto ad alcuna sanzione nel caso in cui non percepisca indennità di disoccupazione e altro sussidio o il reddito di cittadinanza, ma la situazione cambia decisamente per il datore di lavoro. 

Il lavoratore stagionale in nero che decide di denunciare il datore di lavoro deve rivolgersi all’ufficio dell’Ispettorato provinciale del Lavoro o, in alternativa, può fare segnalazioni anonime alla Guardia di Finanza che ha poi il dovere di intervenire presso la sede lavorativa dove, secondo la segnalazione, esistono situazioni lavorative illegali, per effettuare controlli e verificare.

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, il lavoratore stagionale in nero che denuncia il suo datore di lavoro può:

  • ottenere una somma come risarcimento economico per il periodo lavorativo illegale;
  • essere regolarmente assunto con apposito contratto di lavoro;
  • avere il riconoscimento dei contributi previdenziali mancati e da recuperare, perchè con la denuncia del lavoro in nero si può ottenere, per legge, il versamento di tutti i contributi maturati fino al momento della denuncia;
  • avere il pagamento delle ore di straordinario eventualmente svolte e non retribuite se debitamente provate;
  • avere il pagamento del Trattamento di Fine Rapporto (TFR);
  • ottenere la tredicesima mensilità, se maturata, per tutto il tempo in cui il lavoratore stagionale ha effettivamente prestato lavoro;
  • avere eventualmente anche la quattordicesima se prevista dal contratto in base a settore e mansioni svolte.

Sanzioni previste per datore di lavoro che assume lavoratori stagionali in nero

Se un lavoratore stagionale in nero denuncia il proprio datore di lavoro, a parte poter regolarizzare la sua posizione, scattano anche sanzioni nei confronti del datore di lavoro, sanzioni che possono essere comprese tra i 1.500 e i 36mila euro

In particolare, stando a quanto previsto dalle leggi in vigore:

  • per il datore di lavoro che ha impiegato un lavoratore in nero fino a 30 giorni, la sanzione prevista è compresa tra i 1.500 e i 9mila euro; 
  • per il datore di lavoro che ha impiegato un lavoratore fra 31 e 60 giorni, la sanzione è compresa tra i 3mila e i 18mila euro; 
  • per il datore di lavoro che ha impiegato un lavoratore per oltre 60 giorni, la sanzione è compresa tra i 6mila e i 36mila euro. 

Se poi tra i dipendenti più del 20% dei lavoratori risulta in nero, per il datore di lavoro c’è anche il rischio di totale sospensione dell’attività.