L'indennità di disoccupazione può essere richiesta anche dai lavoratori con contratti di collaborazione coordinata e continuativa che rimangono senza impiego. Questa prestazione, denominata Dis-Coll, è un importante sostegno economico per i collaboratori che perdono involontariamente la propria occupazione. Vediamo insieme chi può beneficiare della Dis-Coll nel 2025, quali sono i requisiti necessari e come presentare correttamente la domanda per ottenere questo sussidio.
La Dis-Coll è l'indennità di disoccupazione specifica per i lavoratori parasubordinati che hanno perso involontariamente il proprio impiego. Questa misura di sostegno al reddito è stata introdotta per garantire una protezione sociale anche a categorie di lavoratori che, pur non essendo dipendenti in senso stretto, necessitano di tutele in caso di cessazione del rapporto lavorativo.
Per poter beneficiare della Dis-Coll nel 2025, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali:
È importante sottolineare che per accedere a questa prestazione è obbligatorio iscriversi preventivamente ai Centri per l'impiego e rilasciare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro (DID).
L'indennità di disoccupazione Dis-Coll 2025 è destinata a specifiche categorie di lavoratori parasubordinati. Possono presentare domanda:
È essenziale che questi lavoratori non svolgano attività in regime di partita IVA e che la cessazione del rapporto di collaborazione sia avvenuta in modo involontario. In caso di dimissioni volontarie, infatti, il diritto alla prestazione non sussiste, tranne nei casi specifici previsti dalla legge come le dimissioni per giusta causa.
L'importo della Dis-Coll viene determinato in base ai contributi versati dal lavoratore nel periodo di riferimento. La formula di calcolo si basa sul 75% del reddito medio mensile, considerando i redditi risultanti dai versamenti contributivi effettuati.
Nel dettaglio, l'indennità è pari al 75% del reddito medio mensile quando questo è inferiore a un importo stabilito annualmente dall'INPS. Per il 2025, se il reddito è superiore a tale soglia, all'indennità viene aggiunto un ulteriore importo pari al 25% della differenza tra il reddito medio mensile e il limite stabilito.
Esiste comunque un massimale mensile che l'INPS aggiorna periodicamente e che non può essere superato. È inoltre previsto un meccanismo di decalage, per cui l'importo dell'indennità si riduce progressivamente del 3% ogni mese a partire dal sesto mese di fruizione.
Per quanto riguarda la durata, la Dis-Coll viene erogata per un numero di mesi pari alla metà dei mesi di contribuzione accreditati nel periodo che va dal 1° gennaio dell'anno precedente la cessazione del rapporto di lavoro fino alla data di cessazione stessa. La durata massima è di 12 mesi, e non può comunque superare la durata dei rapporti di collaborazione cessati.
La richiesta per l'indennità di disoccupazione Dis-Coll deve essere presentata all'INPS entro 68 giorni dalla data di cessazione dell'ultimo rapporto di collaborazione. Questo termine è perentorio: il mancato rispetto comporta la perdita del diritto alla prestazione.
Per presentare domanda, i lavoratori possono scegliere tra diverse modalità:
Nella domanda è necessario indicare il conto corrente su cui si desidera ricevere l'accredito dell'indennità. Questo può essere un conto bancario o postale, una carta prepagata con IBAN o un libretto postale, purché intestato o cointestato al richiedente.
Per presentare correttamente la domanda per l'indennità Dis-Coll 2025, è necessario disporre di alcuni documenti e informazioni essenziali:
È consigliabile, inoltre, avere a disposizione l'estratto conto contributivo relativo ai versamenti effettuati alla Gestione Separata INPS, che può essere consultato e scaricato direttamente dal sito dell'INPS accedendo all'area personale.
Nel caso in cui la domanda venga presentata tramite CAF o Patronato, sarà necessario fornire una delega firmata che autorizzi questi enti a operare per conto del richiedente.
Durante il periodo di percezione della Dis-Coll, il beneficiario può svolgere attività lavorative, ma con alcune limitazioni e obblighi di comunicazione all'INPS:
È obbligatorio comunicare all'INPS l'inizio di qualsiasi attività lavorativa, sia autonoma che subordinata, entro 30 giorni dall'inizio della stessa. La mancata comunicazione può comportare la decadenza dal diritto alla prestazione e l'obbligo di restituire quanto indebitamente percepito.
Chi percepisce l'indennità Dis-Coll deve rispettare determinati obblighi per mantenere il diritto alla prestazione:
Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare la decadenza dal diritto alla prestazione e l'impossibilità di presentare una nuova domanda fino a quando non maturino nuovamente i requisiti richiesti.
Una volta accolta la domanda, l'INPS procede all'erogazione dell'indennità Dis-Coll con cadenza mensile. I pagamenti vengono generalmente effettuati intorno alla metà del mese successivo a quello di riferimento.
L'indennità viene accreditata direttamente sul conto corrente indicato dal beneficiario nella domanda. È possibile verificare lo stato dei pagamenti accedendo al proprio fascicolo previdenziale online sul sito dell'INPS o tramite l'app IO.
È importante tenere presente che possono esserci dei ritardi nei primi pagamenti, soprattutto se la domanda è stata presentata in prossimità della scadenza dei 68 giorni o se sono necessarie verifiche aggiuntive da parte dell'INPS sulla documentazione presentata.
Nel caso in cui il beneficiario cambi il proprio conto corrente durante il periodo di percezione della Dis-Coll, è necessario comunicare tempestivamente all'INPS le nuove coordinate bancarie per evitare interruzioni nei pagamenti.