Se il matrimonio non è stato ufficialmente trascritto, avendo solo valore per la Chiesa ma non legalmente, l’eredità non spetta per legge al coniuge superstite così come accade appena spiegato tra coppie sposate, a meno che il coniuge defunto non abbia lasciato testamento disponendo in favore del coniuge superstite la sua eredità. Per la successione dell’eredità nel caso di matrimonio non trascritto ufficialmente bisogna rispettare il criterio di divisione delle cosiddette quote legittime.
Se un matrimonio non è stato trascritto ufficialmente, a chi va l’eredità? Un matrimonio non trascritto ufficialmente significa che è stato regolarmente celebrato ma l’atto di matrimonio non è stato trasmesso all’ufficiale di Stato civile per sbrigare tutti gli adempimenti previsti dalle leggi 2022 in vigore.
Si tratta di una mancanza che, una volta scoperta, crea non pochi problemi alle coppie implicando anche pratiche necessarie da sbrigare per sistemare la situazione e trascrivere ufficialmente l’atto di matrimonio. Le conseguenze di un matrimonio non trascritto ufficialmente ci sono anche per l’eredità. Vediamo cosa prevedono le leggi 2022 in merito.
Le leggi 2022 in vigore prevedono che in caso di matrimonio (regolarmente trascritto) alla morte di uno dei due coniugi, al coniuge superstite spetti l’eredità al 100% se dal matrimonio non sono nati senza figli e se non vi siano fratelli e ascendenti del defunto.
In presenza di un figlio unico, l’eredità va al 50% al coniuge superstite e l’altro 50% all’unico figlio, mentre in presenza di coniuge superstite, di due o più figli, il 50% dell’eredità va al coniuge superstite mentre la restante parte deve essere divisa in parti uguali tra i figli e questa divisione vale anche se anche se sono presenti fratelli e ascendenti del defunto.
Se il matrimonio non è stato ufficialmente trascritto, avendo solo valore per la Chiesa ma non legalmente, l’eredità non spetta per legge al coniuge superstite così come accade appena spiegato tra coppie sposate, a meno che il coniuge defunto non abbia lasciato testamento disponendo in favore del coniuge superstite la sua eredità.
Per la successione dell’eredità nel caso di matrimonio non trascritto ufficialmente bisogna rispettare il criterio di divisione delle cosiddette quote legittime, che sussistono anche se il coniuge defunto ha lasciato i suoi beni tramite testamento al coniuge superstite.
Dunque, se un matrimonio non viene ufficialmente trascritto, avendo solo valore per la Chiesa ma non acquisendo così valore legale, l’eredità di uno dei due coniugi defunti viene trasmessa secondo le quote legittime agli eredi legittimi.
Il sistema delle quote legittime per l’eredità prevede le seguenti divisioni: