Se una fattura è sbagliata è responsabile chi la emette o anche azienda che la riceve?

Sanzionati anche gli errori nella compilazione della fattura in materia di Iva ovvero la fatturazione con dati inesatti relativi all'indicazione delle parti.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Se una fattura è sbagliata è responsabil

Fattura sbagliata, chi è il responsabile?

Nel caso di emissione di una fattura sbagliata, il responsabile è proprio il titolare della partita Iva che deve attivare le procedure necessarie per porvi rimedio.

La fattura è un documento su cui prestare la massima attenzione nella fase di compilazione. Commettere errori significa andare incontro a sanzioni e la casistica degli sbagli è piuttosto ampia. Pensiamo ad esempio al conteggi, che in realtà è quello meno grave. Oppure agli sbagli di tipo formale legati alla corretta numerazione progressiva.

Ci domandiamo quindi chi è il responsabile della compilazione errata della fattura ovvero colui che è poi chiamato materialmente a porvi rimedio. Le parti in causa sono due. Da una parte c'è chi la emette. Pensiamo ad esempio a liberi professionisti e autonomi, ma anche ditte individuale o aziende. Dall'altra c'è chi la riceve che, a loro volta, possono essere le stesse figure, così come anche un datore di lavoro o un committente. Approfondiamo quindi:

  • Fattura sbagliata, chi è il responsabile degli errori commessi

  • Procedura più articolata per l'invio delle fatture elettroniche

Fattura sbagliata, chi è il responsabile degli errori commessi

Quando si parla di errori in fattura, il riferimento va generalmente a due grandi tipologie. Ci sono infatti gli errori da ricondurre alla parte descrittiva delle fattura e quindi quelli legati ai dati della società emittente, ai dati del cliente, alla partita Iva, alla data e al numero progressivo di emissione della fattura.

E poi ci sono gli errori riferiti alla parte numerica che sono altrettanto frequenti e vari. Pensiamo al calcolo dell'imponibile, all'Iva o all'importo richiesto al committente.

Nella maggior parte ci pensano gli automatismi di un software a effettuare tutti i calcoli necessari. Tuttavia può anche accadere che qualcuno lo faccia a mano aumentando così le possibilità di commissione di un errore materiale. Ebbene, nel caso di emissione di una fattura sbagliata, il responsabile è proprio il titolare della partita Iva che deve attivare le procedure necessarie per porvi rimedio.

Da segnalare anche gli errori nella compilazione della fattura in materia di Iva ovvero la fatturazione con dati inesatti relativi all'indicazione delle parti oppure la fatturazione omessa o infedele di operazioni imponibili ovvero di operazioni non imponibili o esenti.

Dal punto di vista sanzionatorio, una fattura con dati inesatti relativi alle parti è oggetto di violazione è punito con una sanzione da 258 a 2.065 euro. L'omissione della fattura o l'omissione della registrazione contabile di operazioni imponibili ai fini Iva è sanzionata dal 100% al 200% dell'imposta con un minimo di 516 euro.

L'omissione della fattura o l'omissione della registrazione contabile di operazioni non imponibili o esenti Iva, è sanzionata con l'applicazione di una sanzione amministrativa dal 5% al 10% del corrispettivo dell'operazione, anche in questa circostanza con un minimo di 516 euro. Il medesimo impianto sanzionatorio trova spazio sia nella fatturazione cartacea che in quella elettronica.

Procedura più articolata per l'invio delle fatture elettroniche

Per compilare una fattura elettronica è necessario disporre di un PC ovvero di un tablet o uno smartphone un programma che consente la compilazione del file della fattura nel formato XML. L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione alcuni programmi per predisporre le fatture elettroniche.

Si tratta di una procedura web, utilizzabile accedendo al portale Fatture e Corrispettivi del sito internet dell’Agenzia per l’uso di tale procedura occorre disporre di una connessione in rete. Poi di un software scaricabile su PC che può essere utilizzato anche senza essere connessi in rete. Quindi un’app per tablet e smartphone, denominata Fatturae, scaricabile dagli store Android o Apple.

Le fatture elettroniche vanno sempre inviate ai propri clienti attraverso lo SdI (Sistema di Interscambio), altrimenti sono considerate non emesse. Per trasmettere al SdI il file XML della fattura elettronica ci sono varie strade. Si può utilizzare un servizio online presente nel portale Fatture e Corrispettivi che consente l’upload del file XML preventivamente predisposto e salvato sul proprio PC.