Se uno dei due genitori divorziati cambia città, come si regola affidamento e visite al figlio

Cosa accade quando dopo il divorzio uno dei due genitori cambia città: quando si può fare, sanzioni e regole per visite al figlio

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Se uno dei due genitori divorziati cambi

Come funzionano affidamento e visite al figlio se uno dei due genitori divorziati cambia città?

Se due genitori divorziano e ci sono figli, il genitore collocatario dei figli può cambiare città solo con consenso dell’altro genitore o in presenza di un’autorizzazione da parte del tribunale e tocca allo stesso giudice stabilire, in mancanza di accordo tra i genitori, tempi e modalità di visite al figlio.

Divorziare e cambiare città con i propri figli: sono diversi i casi di divorzio che si risolvono in un allontanamento del genitore collocatario, quello cioè a cui vengono affidati ai figli, solitamente le mamme, per trasferimento in un’altra città. Quali sono le regole da seguire per affidamento e visite al figlio nel caso di trasferimento di uno dei due genitori divorziati in un’altra città?

  • Quando uno dei due genitori divorziati può cambiare città con il figlio
  • Regole per affidamento e visite al figlio se uno dei due genitori divorziati cambia città

Quando uno dei due genitori divorziati può cambiare città con il figlio

La legge italiana prevede la possibilità per uno dei due genitori, a seguito di divorzio, di cambiare città anche con il figlio. Ma non è così semplice farlo ed è necessario che sussistano alcune condizioni.

Stando a quanto generalmente previsto, infatti, dopo il divorzio, nessun genitore può decidere in piena autonomia di cambiare città e spostare la propria residenza rendendo difficile il rapporto con il figlio all’altro genitore e se l’altro genitore non ha dato il consenso al trasferimento o in mancanza di autorizzazione a cambiare città da parte di un giudice.

Tuttavia, ci sono casi in cui cambiare città con il proprio figlio dopo il divorzio è possibile e si tratta dei casi in cui il trasferimento e cambio di residenza avviene nell’interesse del figlio stesso. Pensiamo, per esempio, a due genitori che divorziano, la mamma resta senza lavoro e ha possibilità di trovare una nuova occupazione in un’altra città o trasferendosi in un’altra città potrebbe avere aiuto, anche economico, e supporto dei propri genitori.

Regole per affidamento e visite al figlio se uno dei due genitori divorziati cambia città

Stando a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, il genitore collocatario dopo il divorzio può trasferirsi in un’altra città e cambiare residenza solo con consenso da parte dell’altro genitore o solo se ha ricevuto l’autorizzazione dal giudice. Se, infatti, l’altro genitore nega il permesso di cambiare città al genitore collocatario, quest’ultimo può rivolgersi al tribunale di competenza per avere apposita autorizzazione che prevede anche regole per le visite al figlio da parte dell’altro genitore.

Quando, infatti, i due genitori divorziano, in mancanza di accordo tra le parti, è il giudice a decidere e regolare affidamento e visite al figlio. Se la mamma, però, si allontana dal papà con il figlio cambiando città senza alcun permesso, rischia di essere sanzionata. E le sanzioni previste in tal caso vanno dal risarcimento del danno, all’ordine di riavvicinamento per permettere all’altro genitore di effettuare visite periodiche al figlio, addirittura alla collocazione del figlio presso l’altro genitore, alla revoca dell’affidamento condiviso del figlio per l’affidamento esclusivo all’altro genitore. Nei casi più gravi è possibile anche perdere la potestà genitoriale.

Le sanzioni si possono evitare solo a condizione che la mamma se genitore collocatario che cambia città dimostra inconfutabilmente che il trasferimento è avvenuto nell’esclusivo interesse del figlio e solo in tal caso non ci sono alcune conseguenze per l’affidamento del figlio. Anche in tal caso, se i due genitori divorziati non raggiungono un accordo sulle visite al figlio, tocca al giudice stabilire tempi e modalità di visita al figlio.