Sempre più aziende rinegoziano contratti aziendali negli ultimi mesi, ecco come cambiano

Le aziende stanno accogliendo le richieste dei lavoratori di rivedere i contratti con i dipendenti. Cosa sta succedendo.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Sempre più aziende rinegoziano contratti

Perché sempre più rinegoziazioni dei contratti da parte delle aziende?

Lo smart working nella nuova ottica aziendale sta spingendo verso la rinegoziazione dei contratti così da accogliere le esigenze dei dipendenti, abbandona concetti obsoleti come il controllo per concentrarsi su ciò che conta: persone, idee e risultati.

Cambiano i tempi e le esigenze, la società si adegua e il mercato del lavoro rivede le proprie regole. Non c'è dubbio che gli ultimi anni hanno lasciato il segno e stanno continuando a farlo. Il rapporto tra dipendenti e aziende sta cambiando e operare a distanza non è più un problema. Non è più difficoltà che incide sulle performance. Anzi, alcuni lavoratori sono più produttivi di altri quando svolgono le proprie mansioni a distanza. E perfino se lavorando di meno. Perché poi lo fanno meglio e di conseguenza producono di più.

La maggior parte delle persone crede che lavorare di più sia la chiave del successo. Ma talento, fatica e fortuna non spiegano tutto e spesso a fare la differenza sono le condizioni contrattuali e di lavoro. Cerchiamo allora di capire meglio cosa sta succedendo:

  • Sempre più rinegoziazioni dei contratti da parte delle aziende

  • Come cambiano i contratti delle aziende negli ultimi mesi

Sempre più rinegoziazioni dei contratti da parte delle aziende

Lavorare in modo intelligente significa massimizzare il valore del proprio lavoro selezionando poche attività e facendo uno sforzo mirato per realizzarle. Le aziende lo stanno bene e stanno accogliendo le richieste dei lavoratori di rivedere i contratti. Ecco quindi che lo smart working diventa sempre di più la normalità e non l'eccezione nel caso in cui si abbiano, ad esempio, figli da accudire. Smart working non è solo lavorare in un luogo diverso dall'ufficio.

Questo modello di rapporto di lavoro coniuga il telelavoro con le nuove tecnologie per offrire al lavoratore tutti gli strumenti possibili per svolgere il proprio lavoro. Quando si parla di smart working ci si riferisce a una cultura aziendale basata sulla fiducia e sull'empowerment, al raggiungimento degli obiettivi e alla flessibilità del lavoro, rispetto al modello di lavoro tradizionale che vincolava la prestazione del lavoratore ad un certo numero di ore in una determinata località.

Lo smart working nella nuova ottica aziendale sta spingendo verso la rinegoziazione dei contratti così da accogliere le esigenze dei dipendenti, abbandona concetti obsoleti come il controllo per concentrarsi su ciò che conta: persone, idee e risultati. Si concentra su cultura, spazio, tecnologia e persone. Andare a lavorare non significa più essere in un ufficio.

È un rapporto diverso tra dipendente e azienda che comporta nuove opportunità, e che propone nuove formule di gestione delle persone e un rapporto di lavoro lontano dal presente. Ciò che conta è il compito, non dove viene svolto. Progetti diversi richiedono spazi e partner diversi e l'ufficio diventa lo spazio ideale per la collaborazione.

Tra i vantaggi dello smart working ci sono i benefici legati sia alla conciliazione sia al risparmio di spese, tempo e risorse di trasferta. Ma questo essere anche fonte di problemi quando il lavoratore non dispone degli strumenti tecnologici necessari per poter svolgere la propria attività in modo efficiente e indipendente.

Come cambiano i contratti delle aziende negli ultimi mesi

La digitalizzazione delle aziende, così come l'accesso remoto alle informazioni e ai progetti, sono fondamentali sia per le attività individuali che per il lavoro di squadra. Ecco quindi che le nuove norme prestando particolare attenzione a questo aspetto.

Più nello specifico, le nuove disposizioni sullo smart working concentrano l'attenzione su alcune aspetti: l'alternanza tra i periodi di lavoro in ufficio e fuori dai locali aziendali, le modalità di controllo della prestazione, i tempi di riposo del lavoratore e le misure necessarie ad assicurare la disconnessione.

E poi: le forme di esercizio del potere direttivo del datore di lavoro, i luoghi eventualmente esclusi per lo svolgimento della prestazione lavorativa esterna, gli strumenti di lavoro, l'attività formativa e le forme di esercizio dei diritti sindacali. Lo smart working si basa su responsabilità individuale, autonomia, interazione e fiducia. Consente di soddisfare le attuali esigenze e di rendere l'azienda più moderna ovvero al passo con i tempi e le nuove esigenze dei lavoratori.