Sul versante controlli automatici sulle dichiarazioni dei redditi, l'Agenzia delle entrate si muove sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni presentate e di quelli in possesso dell'anagrafe tributaria.
Iniziamo dai termini perché i controlli automatici del fisco sono soggetti ad alcuni limiti ben precisi. Anche se scattano nel 2022 e non c'è una scadenza indicata dalla legge, è prevista la decadenza della notifica dell'accertamento o della cartella entro 5 anni.
A differenza di altre prescrizioni, iniziano a decorrere dal primo gennaio dell'anno successivo. Il controllo automatico consente di verificare la corrispondenza con la dichiarazione e la tempestività dei versamenti delle imposte, dei contributi e dei premi dovuti a titolo di acconto e di saldo e delle ritenute alla fonte operate in qualità di sostituto d’imposta, ma anche ridurre le detrazioni d’imposta e le deduzioni dal reddito indicate in misura superiore a quella prevista dalla legge ovvero non spettanti sulla base dei dati risultanti dalle dichiarazioni. Osserviamo meglio in questo articolo:
Controlli automatici fisco 2022, quali sono
Comunicazioni di irregolarità del fisco
Sul versante controlli automatici sulle dichiarazioni dei redditi, l'Agenzia delle entrate si muove sulla base dei dati e degli elementi direttamente desumibili dalle dichiarazioni presentate e di quelli in possesso dell'anagrafe tributaria.
Gli obiettivi? Controllare la rispondenza con la dichiarazione e la tempestività dei versamenti delle imposte, dei contributi e dei premi dovuti a titolo di acconto e di saldo e delle ritenute alla fonte operate in qualità di sostituto d'imposta. Poi correggere gli errori materiali commessi dai contribuenti nel riporto delle eccedenze delle imposte, dei contributi e dei premi risultanti dalle precedenti dichiarazioni.
Quindi ridurre le detrazioni d'imposta indicate in misura superiore a quella prevista dalla legge ovvero non spettanti sulla base dei dati risultanti dalle dichiarazioni. Dopodiché ridurre i crediti d'imposta esposti in misura superiore a quella prevista dalla legge ovvero non spettanti sulla base dei dati risultanti dalle dichiarazioni.
In gioco anche la correzione degli errori materiali e di calcolo commessi nella determinazione degli imponibili, delle imposte, contributi e premi e la riduzione delle deduzioni dal reddito esposte in misura superiore a quella prevista dalla legge.
Il focus dell'Agenzia delle entrate è anche sui controlli automatizzati sulla dichiarazione Iva. In questo caso, gli obietti sono la verifica la rispondenza con la dichiarazione e la tempestività dei versamenti dell'imposta risultante dalla dichiarazione annuale a titolo di acconto e di conguaglio nonché dalle liquidazioni periodiche, la correzione degli errori materiali commessi dai contribuenti nel riporto delle eccedenze di imposta risultanti dalle precedenti dichiarazioni e la correzione degli errori materiali e di calcolo commessi dai contribuenti nella determinazione del volume d'affari e delle imposte.
Dal punto di vista espressamente formale, le comunicazioni di irregolarità in seguito ai controlli automatici fisco sono inviate dall'Agenzia delle entrate con raccomandata andata e ritorno, al domicilio fiscale del contribuente che ha trasmesso direttamente la dichiarazione. Oppure tramite posta elettronica certificata all'indirizzo indicato nell'Indice nazionale degli indirizzi di posta elettronica certificata. La terza possibilità è quella del canale Entratel all'intermediario che ha inviato in via telematica la dichiarazione.
All'opposto, il controllo formale permette invece di liquidare la maggiore imposta e i maggiori contributi dovuti sull’ammontare complessivo dei redditi risultanti da più dichiarazioni o certificazioni relative allo stesso anno e allo stesso contribuente ed escludere in tutto o in parte le detrazioni d’imposta e le deduzioni dal reddito non spettanti in base ai documenti richiesti ai contribuenti o ai dati in possesso dell’Agenzia delle entrate.
Dopodiché di correggere gli errori materiali e di calcolo commessi nelle dichiarazioni dei sostituti d’imposta, escludere in tutto o in parte lo scomputo delle ritenute d’acconto e determinare i crediti d’imposta spettanti in base ai dati risultanti dalle dichiarazioni e ai documenti richiesti ai contribuenti.