Lo sfratto per morosità è una procedura formale che il proprietario che mette in affitto un determinato immobile per uso abitazione o commerciale può richiedere al Giudice del Tribunale Civile se l’affittuario paga regolarmente i canoni mensili concordati nel contratto di locazione, a condizione che il contratti stesso sia regolarmente registrato presso l’Agenzia delle Entrate.
Il mancato pagamento del canone mensile di affitto dell’immobile che si occupa potrebbe portare il locatore a richiedere lo sfratto per morosità nei confronti dell’inquilino previa accertamento del mancato pagamento. L’avviso per sfratto per morosità può essere deciso dal locatore anche nel caso di mancato versamento di:
Per richiedere lo sfratto per morosità al Giudice del Tribunale Civile il locatore deve presentare diversi documenti che sono:
Il locatore può chiedere lo sfratto per morosità solo nel caso in cui siano presenti:
Il procedimento di sfratto per morosità viene avviato nel momento in cui il locatore invia all’inquilino una lettera di sollecito di pagamento canone di affitto. Se l’inquilino si comporta come se non avesse mai ricevuto la lettera di intimazione di sfratto per morosità, allora il locatore può rivolgersi ad un avvocato per attivare l’effettiva procedura di intimazione convalida sfratto per morosità. Solitamente i tempi per richiedere e fare uno sfratto per morosità 2017 locazione commerciale e abitazione, sono di circa 3 mesi di cui circa 1 mese per richiedere la prima udienza al Giudice che dovrà emettere l’intimazione di convalida dello sfratto per morosità, e due o tre mesi sono poi necessari per effettuare materialmente lo sfratto per morosità dell’inquilino che non ha pagato i canoni con l’esecuzione della fase di sloggio da parte dell’Ufficiale Giudiziario.
Esiste, tuttavia, la possibilità di opporsi alla procedura di sfratto per morosità. E’, in particolare, possibile farlo quando solo se l’inquilino ha valevoli ragioni da sostenere, come l’avvenuto pagamento dei canoni di locazione mancanti e in ritardo o la sbagliata indicazione degli importi da parte del locatore. L’opposizione contro lo sfratto può essere presentata personalmente dall’inquilino o dal suo avvocato e si può effettuare con ricorso nel giorno dell’udienza stessa, cioè quando l’inquilino deve presentarsi in tribunale davanti al giudice per l’eventuale conferma dello sfratto.