Quante ferie spettano ai dipendenti? La risposta è nota perché, al di là delle particolarità contenute del Contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento, a tutti i lavoratori spetta un periodo di sospensione di almeno 4 settimane.
Due di queste vanno fruite in maniera preferibilmente consecutiva nello stesso anno di maturazione mentre le altre due nei successivi 18 mesi.
I datori di lavoro non sono tenuti a riconoscere ai lavoratori le ferie retribuite. Se questa è la normativa di base occorre poi considerare alcune importanti particolarità. Una su tutte: si devono considerare giorni di riposo durante le ferie?
Cosa prevedono le varie leggi sul lavoro e i differenti Contratti collettivi nazionali di lavoro? Non dimentichiamo che in Italia sono in vigore quelli dei comparti terziario e servizi, edilizia e legno, alimentari, credito e assicurazioni, tessili, trasporti, meccanici, agricoltura e allevamento, enti e istituzioni private, chimica, poligrafici e spettacolo, marittimi, enti pubblici.
Lo vedremo in questo articolo, ma non dimentichiamo che la quantità di ferie che un dipendente riceve non può essere determinata dalla politica aziendale ovvero da un accordo informale tra un dipendente e la direzione.
Ci sono alcune regole che si applicano per tutti e quando le aziende offrono ferie lo devono fare secondo il principio di equità. In pratica non possono discriminare in base a razza, genere, religione o altre caratteristiche protette quando accordano ferie dal lavoro.
La regola generale prevede infatti che il dipendente propone il periodo delle ferie e il datore le concede. Analizziamo quindi in questo articolo
Il conteggio delle ferie segue un sistema di calcolo ben preciso che non è lasciato alla libera contrattazione tra le parti ovvero datore di lavoro e dipendente.
La durata è fissata dalla legge, dai contratti collettivi, dagli usi e secondo equità. Fissato questo principio di base, il momento di godimento delle ferie è stabilito dal datore di lavoro che deve tenere conto delle esigenze dell'impresa e degli interessi del lavoratore.
Dopodiché il periodo feriale deve essere possibilmente continuativo e deve essere retribuito. Dal punto di vista pratico il datore di lavoro è chiamato a comunicare preventivamente al lavoratore il periodo stabilito per il godimento delle ferie.
Infine, le disposizioni generali in materia prevedono non viene conteggiato nelle ferie il periodo di preavviso. Rispetto a questo schema resta da capire se si devono considerare giorni di riposo durante le ferie o no secondo leggi e contratti nazionali 2022.
La risposta è negativa e il principio che regola questa disposizione è lo stesso che disciplina le giornate di domenica. In pratica se la durata delle ferie annuali è fissata in 28 giorni lavorativi annuali, corrispondono a 5 settimane più 3 giorni lavorativi. Di conseguenza sono escluse le domeniche e gli eventuali giorni di riposo.
il periodo delle ferie va goduto per almeno due settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione.
Sono numerosi i Contratti collettivi nazionali di lavoro che prevedono il rinvio della fruizione delle ferie. Compatibilmente con le esigenze di servizio, il dipendente è comunque in genere chiamato a interrompere l'attività per fruire delle ferie residue al 31 dicembre entro il mese di giugno dell'anno successivo.
In caso di impedimento derivante da malattia del lavoratore, possono essere fruite anche oltre questo termine, in periodi compatibili con le esigenze di servizio.
Altro punto in comune è il divieto di monetizzare le ferie nel corso del rapporto di lavoro. Solo alla cessazione possono essere trasformate in denaro quelle non fruite per esigenze di servizio.