Si può avere residenza prima casa differente da domicilio e cosa comporta a livello fiscale

Quali sono i casi in cui si può avere residenza e domicilio differenti e cosa fare per pagamento imposte e altri adempimenti: cosa prevedono leggi in vigore

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Si può avere residenza prima casa differ

Si può avere residenza prima casa differente da domicilio?

Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, avere una residenza prima casa differente dal domicilio è possibile e non comporta alcuna importante conseguenza a livello fiscale nel 2022: il domicilio, a differenza della residenza, non viene comunicato in Comune o presso altre amministrazioni per cui ogni comunicazione fiscale, pagamento di imposta dovuta sulla casa e simili resta sempre relativo alla residenza senza alcuna implicazione sul domicilio. 
 

Si può avere residenza prima casa differente da domicilio e cosa comporta a livello fiscale nel 2022? La differenza tra residenza e domicilio è che la residenza è la prima casa, abitazione principale, dove ogni soggetto stabilisce la sua dimora abituale mentre il domicilio è il luogo in cui una persona stabilisce la sede principale dei suoi affari e interessi. Spesso residenza e domicilio combaciano ma in alcuni casi no. Vediamo se e quando residenza e domicilio possono essere differenti.

  • Residenza prima casa differente da domicilio si può avere o no 
  • Residenza prima casa differente da domicilio come fare e cosa comporta a livello fiscale nel 2022

Residenza prima casa differente da domicilio si può avere o no 

Secondo le leggi in vigore, ci sono casi che permettono di avere la residenza di una prima casa diversa dal domicilio. Non è obbligatorio per legge che residenza e domicilio coincidano.

Si può, infatti, per legge cambiare solo il domicilio e non cambiare la residenza della prima casa quando ci si trasferisce temporaneamente in un’altra abitazione per motivi di lavoro o di studio, o si desidera avere il domicilio fiscale in un altro luogo diverso dalla residenza. 

I casi ammessi dalla legge in cui è possibile avere residenza in una prima casa e domicilio differenti sono i seguenti: 

  • quando si fissa il luogo di lavoro o affari in un altro luogo rispetto a quello della residenza;
  • quando ci si trasferisce temporaneamente presso un’altra dimora per motivi di lavoro o per studio;
  • se si desidera avere il domicilio fiscale presso un altro luogo che non sia la propria residenza abituale;
  • se si desidera avere il domicilio speciale, che è limitato a determinati interessi, per esempio quello che si effettua presso lo studio legale del proprio avvocato con incarico difesa in una causa giudiziaria.

Residenza prima casa differente da domicilio come fare e cosa comporta a livello fiscale nel 2022

Per mantenere la stessa residenza nella prima casa ma avere domicilio diverso basta presentare al Comune di competenza un’autocertificazione firmata in cui si dichiara di aver eletto il proprio domicilio in un luogo diverso dalla residenza e compilare gli appositi moduli disponibili online sui siti istituzionali di ogni Comune, allegandovi la propria carta di identità in corso di validità.

Avere una residenza differente dal domicilio non comporta alcuna importante conseguenza a livello fiscale nel 2022: il domicilio, a differenza della residenza, non viene comunicato in Comune o presso altre amministrazioni per cui ogni comunicazione fiscale, pagamento di imposta dovuta sulla casa e simili resta sempre relativo alla residenza senza alcuna implicazione sul domicilio. 

Se, però, ci si trasferisce temporaneamente in un’altra casa, teoricamente la Tari sui rifiuti si dovrebbe continuare a pagare per la prima casa in cui si ha la residenza, ma comunicando al Comune il domicilio in altra abitazione è possibile che si debba pagare la Tari anche per la casa in cui ci si trasferisce temporaneamente.

In questo caso, per evitare di pagare una doppia Tari bisogna verificare se il singolo regolamento del Comune prevede l’esenzione dal pagamento della Tari per i domiciliati e non residenti.

Altra conseguenza di avere residenza e domicilio differente è la scelta del medico di base: le leggi in vigore permettono, infatti, di avere un medico base temporaneo nel luogo dove si stabilisce il proprio domicilio. In tal caso, il medico di base temporaneo ha durata di un anno. Se il domicilio presso un luogo diverso dalla residenza della prima casa dura più di un anno, allora bisogna presentare alla Asl di competenza nuova richiesta di medico temporaneo.