Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, chi ha l'usufrutto di una casa può cedere sia a titolo gratuito e sia a titolo oneroso, vale a dire dietro pagamento di un corrispettivo, il suo diritto. L'usufruttuario può, inoltre, cedere l'usufrutto di una casa sia per un determinato periodo di tempo e poi riacquisirne il diritto e sia per tutta la sua durata.
Si può cedere una casa in usufrutto? L’usufrutto di una casa rappresenta un diritto reale di godimento su un immobile altrui in base alla sua destinazione e ciò significa che se si riceve una casa in usufrutto, deve essere destinata ad uso abitativo e non altro.
Il contratto di usufrutto, come stabilito dal Codice Civile, deve essere scritto stipulato per atto pubblico o scrittura privata autenticata e risulta nullo qualsiasi tipo di accordo verbale. Vediamo di seguito se un usufruttuario può cedere l’usufrutto di una casa.
Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, chi ha l'usufrutto di una casa può cedere il suo diritto, sia a titolo gratuito e sia a titolo oneroso, vale a dire dietro pagamento di un corrispettivo. L'usufruttuario può, inoltre, cedere l'usufrutto di una casa sia per un determinato periodo di tempo e poi riacquisirne il diritto e sia per tutta la sua durata.
La cessione dell'usufrutto di casa, come stabilito dal Codice Civile, deve essere notificata al proprietario; finché non sia stata notificata, l'usufruttuario è solidalmente obbligato con il cessionario verso il proprietario.
La possibilità di cedere l'usufrutto di casa, riconosciuta dal Codice Civile, è, precisiamolo, una possibilità valida solo se espressamente prevista da contratto o da testamento. Se il contratto di usufrutto non riporta nulla a riguardo, allora non è mai possibile cedere l'usufrutto di una casa.
Dunque, l’unico caso in cui è vietato cedere l’usufrutto di una casa è quando il contratto di usufrutto inizialmente stipulato non riporti esplicitamente tali possibilità prevedendo che l’usufrutto della casa stessa resti sempre in capo all’usufruttuario designato.