I condomini sono certamente liberi di lamentarsi per il pianto di un neonato, a condizione che si tratti di un pianto continuo e forte, incaricando anche l’amministratore di condominio di comunicare ai genitori le lamentele dei condomini intimando di trovare una soluzione. Raramente, tuttavia, o forse mai, si procede con provvedimenti nei confronti dei genitori del neonato.
Se un neonato piange continuamente in condominio i condomini possono lamentarsi? E i genitori cosa possono fare? Il pianto di un neonato, forte e continuo, potrebbe rientrare nei casi di rumori molesti in condominio di cui, però, non risponde direttamente il bambino, essendo soggetto incapace di intendere, ma i genitori. Vediamo cosa può accadere in questi casi in condominio.
Il pianto di un neonato in condominio per rientrare nei casi dei rumori fastidiosi e molesti deve superare la cosiddetta soglia di tollerabilità e deve essere di disturbo effettivo a più inquilino e non solo agli occupanti dell’appartamento vicino, o sovrastante o sottostante.
Generalmente se i rumori risultano effettivamente troppo molesti da disturbare un gruppo indeterminato di persone di un condominio, allora si può procedere con eventuali sanzioni. Nel caso del pianto di un neonato, però, la situazione è leggermente diversa.
I condomini sono certamente liberi di lamentarsi per il pianto di un neonato, a condizione che si tratti di un pianto continuo e forte, non ci si può certo lamentare se un giorno o a fasi alterne un neonato piange, ed è possibile anche incaricare l’amministratore di condominio affinchè comunichi ai genitori le lamentele dei condomini intimando di trovare una soluzione.
E’, però, un caso raro che ciò avvenga anche perché se il pianto del neonato dovesse continuare, difficilmente si po’ arrivare in tribunale per una questione del genere e seppur dovesse accadere nessun giudice si pronuncerebbe contro i genitori, soprattutto se dimostrano di fare il possibile per evitare di creare disagi agli altri condomini.
Per evitare di creare problemi e disagi ai condomini, i genitori del neonato, anche per difendersi da eventuali lamentele prima e possibili provvedimenti poi, dovrebbero: