Non è possibile in alcun caso non pagare l’affitto se la casa presenta problemi e vizi gravi. Si può procedere ad una sospensione del pagamento mensile del canone di locazione o ad una sua riduzione previo accordo con il proprietario di casa o se l’inquilino si rivolge ad un giudice.
Quando si ha la necessità di prendere una casa in affitto o si decide di prendere casa in affitto per iniziare una vita in piena autonomia fuori casa dei genitori o una vita di coppia, spesso si guarda alla bellezza della casa, ci si innamora e si decide di prenderla ma solo con il passare del tempo ci si potrebbe rendere conto che la casa dei nostri desideri abbia problemi e vizi gravi. Come ci si comporta in questi casi? E’ possibile non pagare l’affitto se la casa ha problemi e vizi gravi?
Il Codice Civile e la Corte di Cassazione considerano vizi gravi di una casa problemi che riguardano:
Una volta che la casa viene messa in locazione, è il proprietario il responsabile dell’immobile e di conseguenza di eventuali problemi e vizi gravi che emergono successivamente alla consegna dell’immobile. Si tratta di una responsabilità che vale anche per problemi meno gravi ma che comunque rappresentano un disagio per gli inquilini.
Per non essere responsabile in alcun modo dei problemi della casa in affitto, l’inquilino deve dimostrare che il proprietario al momento della consegna della casa bene conosceva eventuali vizi dell’immobile stesso.
Se disagi e problemi causati dai gravi vizi della casa iniziano a diventare grandi, l’inquilino ha la possibilità di fare causa al padrone di casa. Ma si può non pagare l’affitto nei casi di case in affitto con vizi gravi?
La regola generale non prevede mai per l’inquilino la possibilità di non pagare l’affitto di una casa affittata. Il pagamento mensile deve essere sempre effettuato, indicando la causale del bonifico che ogni mese si effettua, altrimenti si rischia di diventare inquilini morosi e, pur avendo ragione per problemi cui si è soggetti, si rischia che il proprietario di casa possa avviare un procedimento di sfratto.
La riduzione del canone di affitto mensile è possibile solo e soltanto se l’inquilino si rivolge al proprietario o al giudice: non ha, infatti, l’arbitrio di decidere da solo di pagare di meno pur in presenza di gravi vizi della casa. Se, invece, la casa risulta del tutto inutilizzabile, allora proprietario e inquilino possono accordarsi sulla sospensione totale o parziale dell’affitto mensile.