Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, se il marito dopo il divorzio intraprende una nuova relazione stabile e continuativa non si può ottenere che i figli non frequentino e vedano la nuova compagna del marito, trattandosi non di un rapporto saltuario ma di una relazione a tutti gli effetti e, per legge, il marito ha sempre il diritto di coinvolgere i figli nella sua nuova relazione sentimentale, trattandosi di una formazione sociale a rilevanza costituzionale.
Si può ottenere che i figli non frequentino la nuova compagna del marito dopo il divorzio? Non sono infrequenti i casi in cui dopo il divorzio uno dei due ex coniugi o entrambe intraprendano nuove relazioni, con nuove compagne e nuovi compagni che potrebbero entrare a far parte della vita dei figli avuti dagli ex coniugi durante il matrimonio.
Si tratta di situazioni che non tutti gli ex coniugi riescono a gestire bene perché spesso subentrano gelosie, problemi, fastidi nel sapere che una persona estranea possa prendere il posto del genitore in quel momento lontano. Tuttavia, l’ex marito o l’ex moglie che hanno nuovi compagni, quando le nuove relazioni diventano stabili, sono pronti a presentarli ai figli. Vediamo di seguito se è possibile che i figli non vivano e vedano la nuova compagna del marito.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, se il marito dopo il divorzio intraprende una nuova relazione stabile e continuativa non si può ottenere che i figli non frequentino e vedano la nuova compagna del marito, trattandosi non di un rapporto saltuario ma di una relazione a tutti gli effetti e, per legge, il marito ha sempre il diritto di coinvolgere i figli nella sua nuova relazione sentimentale, trattandosi di una formazione sociale a rilevanza costituzionale.
Inoltre, come stabilito dalle leggi attuali, impedire ai figli di frequentare e vivere la nuova compagna del marito dopo il divorzio potrebbe implicare una lesione del diritto di visita inclusivo del pernottamento perchè, essendo la nuova compagna del marito una presenza fissa anche se non stabilmente convivente, porrebbe il marito di fronte alla scelta se dormire con la propria compagna o con i propri figli, situazione di non facile gestione ma anche ingiustificata a meno che la nuova compagna del marito si ponga come rischio per i figli stessi.
Dunque, non si può ottenere che i figli non frequentino la nuova compagna del marito dopo il divorzio, a meno che si tratti di una figura negativa o violenta che può rappresentare un problema o un pericolo per gli stessi figli.
Se è vero, per legge, che non si può ottenere di impedire ai figli di frequentare e vedere la nuova compagna del marito dopo il divorzio, è anche vero che, sempre per legge, ci sono casi in cui è possibile limitare la frequentazione dei figli con la nuova compagna del marito dopo il divorzo.
Su apposita richiesta al Giudice da parte della moglie, è possibile decidere per una limitazione alla frequentazione della nuova compagna del marito ma solo ed esclusivamente dopo attenti controlli e analisi della situazione e solo se ci sono fatti e condizioni che dimostrano che la nuova compagna può nuocere gravemente al benessere psico-fisico dei figli o ledere la loro sensibilità.
Se, dunque, la richiesta di limitare la frequentazione dei figli con la nuova compagna del marito viene avanzata dalla moglie solo per mera gelosia, tale richiesta non sarà concessa, perchè devono sussistere motivi importanti per impedire al marito dopo il divorzio di non aver presenti nella sua nuova vita i figli.