Stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, una volta maturato il diritto alla pensione, esso non si può perde mai per effetto della cosiddetta cristallizzazione del diritto alla pensione. Si tratta di una norma valida tanto per le pensioni di vecchiaia e anticipata, tante per tutte le altre forme pensionistiche al momento in vigore e destinate ad esaurirsi. E stiamo parlando di misure come quota 100, opzione donna, ape social.
Si può perdere il diritto alla pensione una volta maturato secondo leggi 2022? Le leggi 2022 per andare in pensione prevedono che tutti, uomini e donne, raggiungano i 67 anni di età e maturino almeno 20 anni di contributi, requisiti richiesti per andare in pensione di vecchiaia.
Per maturare il diritto ad andare, invece, in pensione anticipata, i requisiti pensionistici attualmente richiesti sono di 42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini e un anno in meno, cioè 41 anni e dieci mesi di contributi, per le donne e, per entrambe, a prescindere dal requisito anagrafico. Ciò significa che raggiunto il requisito contributivo appena riportato per uomini e donne, si può andare in pensione senza necessità di raggiungere alcuna età specifica.
Sono, però, in vigore oltre la pensione di vecchia e la pensione anticipata che, potremmo dire, rappresentano le forme pensionistiche ufficiali, ulteriori forme pensionistiche, definite sperimentali e non strutturali, che permettono ai lavoratori di andare in pensione con diversi requisiti, differenti rispetto a quelli richiesti per pensione di vecchiaia e pensione anticipata e diversi anche per categorie di lavoratori. Vediamo quali sono i requisiti per raggiungere il diritto alla pensione e se una volta maturato si può perdere.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022 in vigore, una volta maturato il diritto alla pensione, esso non si può perdere mai per effetto della cosiddetta cristallizzazione del diritto alla pensione.
Si tratta di una norma valida tanto per le pensioni di vecchiaia e anticipata, tante per tutte le altre forme pensionistiche al momento in vigore e destinate ad esaurirsi. E stiamo parlando di misure come quota 100, opzione donna, ape social.
Le leggi 2022 permettono, infatti, a tutti i lavoratori che maturano il diritto alla pensione con le diverse forme pensionistiche prescelte di conservare il diritto alla pensione maturato e poterlo esercitare in qualsiasi momento.
Stando a quanto previsto dalle leggi 2022, una volta maturato il diritto alla pensione la relativa domanda può essere sempre presentata.
Per fare un esempio, se un lavoratore decide entro quest’anno di andare in pensione con la quota 100, se matura i requisiti richiesti entro il 31 dicembre 2022, pur esaurendosi la misura che non sarà più in vigore a partire dal primo gennaio 2022, il lavoratore che ne ha maturato i requisiti mantiene e conserva il diritto ad andare in pensione con quota 100 pur se non presenta la domanda di pensione quest’anno.
Stesso discorso vale per opzione donna, che vale che lavoratrici dipendenti e autonome che raggiungano, rispettivamente, 58 e 59 anni di età e abbiano maturato almeno 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2020.
La possibilità di presentare domanda di pensione anche dopo che la misura scelta per uscire si è esaurita vale per le forme pensionistiche in vigore in via sperimentale, come appunto quota 100, opzione donna, ape social, per la domanda di pensione di vecchia, non può essere presentata con un anticipo superiore a 3 mesi rispetto alla decorrenza della pensione stessa, per cui se un soggetto ha diritto alla pensione a partire dal 1 dicembre 2022, può presentarne domanda dal 1 settembre 2022.
Ma il soggetto può anche maturare i requisiti per la pensione di vecchiaia, cioè raggiungere 67 anni di età e 20 anni di contributi e presentare la domanda oltre l'anno dalla data del conseguimento del diritto e in questo caso la pensione viene liquidata con decorrenza dal mese successivo alla data di presentazione e nella misura dovuta all'atto della maturazione del diritto, maggiorata del 3% per ogni anno di ritardo.
Ciò significa che è possibile presentare la domanda di pensione con quota 100 anche nel 2022, o 2023, o 2024 o anche oltre se il lavoratore che intende uscirvi matura i requisiti richiesti per uscire con quota 100, cioè 62 anni di età e 38 anni di contributi, entro la fine del 2022, termine in cui la quota 100 si esaurirà.
Diritto alla pensione non si perde mai una volta maturato: cosa prevedono leggi in vigore e tempi domande per diverse forme pensionistiche