Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, non è possibile registrare le conversazioni con altre persone senza il loro consenso, per cui è vietato registrare un colloquio di lavoro perché rappresenta una grave violazione del diritto alla riservatezza a meno che il datore di lavoro non ne sia consapevole e accetti che il colloquio venga registrato.
Si può registrare un colloquio di lavoro o è vietato? Le leggi italiane sono molto chiare nel definire quali sono casi e violazioni di diritto della privacy e alla riservatezza e si tratta di diritti fortemente tutelati dal nostro ordinamento. E chiare sono anche le regole relative alla possibilità o meno di registrazione di conversazioni. Vediamo cosa prevedono in riferimento ad un colloquio di lavoro.
Secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, non è possibile registrare le conversazioni con altre persone senza il loro consenso, per cui è vietato registrare un colloquio di lavoro perché rappresenta una grave violazione del diritto alla riservatezza a meno che il datore di lavoro non ne sia consapevole e accetti che il colloquio venga registrato.
E chi registra un colloquio di lavoro o altra conversazione privata intrattenuta con il proprio datore di lavoro rischia la mancata assunzione o fino al licenziamento.
Nonostante la legge vieti, in generale, di registrare un colloquio di lavoro, vi sono casi eccezionali in cui è possibile registrare un colloquio di lavoro, sempre secondo quanto previsto dalle leggi in vigore.
In particolare, è possibile registrare un colloquio di lavoro quando la stessa registrazione serve per esercitare il cosiddetto diritto di difesa, se, per esempio, un lavoratore deve dimostrare il mobbing, o proposte di avances sessuali ricevute durante il colloquio di lavoro, o se sono state proposte condizioni di lavoro di sfruttamento rispetto a previsto dal Ccnl di riferimento, ecc.
Registrare un colloquio di lavoro si può fare in questi casi e serve come prova in un eventuale successivo procedimento. Se la registrazione del colloquio di lavoro non è finalizzata all’esercizio del diritto di difesa, si compie un illecito e può comportare anche il licenziamento.