Nel in cui si voglia richiedere un anticipo del Tfr per ristrutturazione della prima casa ma non di proprietà, la legge non prevede tale possibilità. L’anticipo del Tfr si può infatti richiedere solo per effettuare lavori di ristrutturazione casa di proprietà o dei propri figli.
Si può richiedere l'anticipo del Tfr per la ristrutturazione di una casa non di proprietà ma del coniuge, del genitore o di altri? L’anticipo del Tfr (Trattamento di fine rapporto) maturato nel corso della propria vita lavorativa può essere richiesto una sola volta e solo in presenza di determinate motivazioni e in specifiche percentuali.
Uno dei motivi previsti dalla legge per presentare la richiesta di anticipo del Tfr è quello di lavori di ristrutturazione della prima casa, sia per sé e sia per i propri figli.
In tal caso, si può ottenere fino al 70% dell’importo maturato fino al momento della richiesta.
Precisiamo che, per legge, l'anticipo del Tfr per la ristrutturazione di casa si può chiedere solo per lavori da effettuare sulla propria casa o dei propri figli, mai nei casi di casa non intestata a se stessi, per esempio per una casa intestata ai genitori o a terzi soggetti.
Per una casa altrui, dunque, non è prevista la possibilità di avere un anticipo del Tfr per farvi interventi di ristrutturazione.
I presupposti sono, infatti, che l’immobile sia proprietà del titolare del Tfr stesso, o dei suoi figli e che sia destinato alla loro stessa dimora abituale, intesa come l’abitazione principale in cui hanno è fissata la residenza.
Potrebbe essere diverso il caso di una casa di proprietà del coniuge: in tal caso, infatti, pur non essendo casa propria intestata a se stessi, l'anticipo del Tfr si potrebbe avere ma solo ed esclusivamente a condizione che tra il coniuge chi richiede anticipo del Tfr e il proprietario di casa sussista un rapporto in regime patrimoniale di comunione dei beni.