Si può ritirare constatazione amichevole firmata dopo incidente auto o non si può fare

L'utilizzo del modulo di constatazione amichevole è molto frequente tra gli automobilisti anche per via di poter indicare la dinamica dell'incidente.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Si può ritirare constatazione amichevole

Constatazione amichevole: si può ritirare dopo la firma?

Sì se ci sono nuove prove che rendono non attendibile la precedente ricostruzione. Può capitare di aver compilato la constatazione amichevole in maniera frettolosa oppure in stato di shock e dunque senza la necessaria lucidità per essere precisi come sarebbe necessario. Non è però ammessa la modifica successiva al modulo, neanche con cancellature o nuove scritte.

I piccoli incidenti sono all'ordine del giorno in Italia. Sono quelli per cui due auto hanno una collisione senza gravi incidenti, come ad esempio un tamponamento.

L'assicurazione è sempre pronta a intervenire, ma cercare di accelerare i tempi della risoluzione della controversia tra le parti coinvolte ovvero ridurre i tempi per il risarcimento economico, la constatazione amichevole è più di una semplice opzione.

In pratica si tratta di un modulo da compilare da entrambi gli automobilisti (o anche più di uno se interessato al sinistro) in cui, oltre a indicare le proprie generalità, ricostruzione con un disegno la dinamica dell'incidente. Ma è ammesso un passo indietro? Il guidatore coinvolto nell'incidente può ritrattare la sua posizione? Vediamo cosa prevede la normativa:

  • Constatazione amichevole: si può ritirare dopo la firma o no
  • Modulo constatazione amichevole non vincola il risarcimento danno

Constatazione amichevole: si può ritirare dopo la firma o no

L'utilizzo del modulo di constatazione amichevole è molto frequente tra gli automobilisti anche per via della sua completezza ovvero dei numerosi casi predefiniti che sintetizzano le cause e le circostanze più comuni degli incidenti.

Uno dopo l'altro sono: in fermata o in sosta, ripartiva dopo una sosta apriva una portiera, stava parcheggiando, usciva da un parcheggio, da un luogo privato, da una strada vicinale, entrava in un parcheggio, in un luogo privato, in una strada vicinale, si immetteva in una piazza a senso rotatorio, circolava su una piazza a senso rotatorio, tamponava procedendo nello stesso senso e nella stessa fila, procedeva nello stesso senso ma in una fila diversa, cambiava fila, sorpassava, girava a destra, girava a sinistra, retrocedeva, invadeva la sede stradale riservata alla circolazione in senso inverso, proveniva da destra, non aveva osservato il segnale di precedenza o di semaforo rosso.

Il guidatore può allora ritirare la constatazione amichevole firmata dopo incidente auto? La risposta è affermativa, ma solo a determinate condizioni ovvero che ci siano nuove prove che rendono non attendibile la precedente ricostruzione.

In effetti può capitare di aver compilato la constatazione amichevole in maniera frettolosa oppure in stato di shock e dunque senza la necessaria lucidità per essere precisi come sarebbe necessario.

Non è però ammessa la modifica successiva del modulo, neanche con cancellature o nuove scritte. La conseguenza è l'accusa di falsità in scrittura privata, punita con la pena della reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Modulo constatazione amichevole non vincola il risarcimento danno

Segnaliamo quindi una interessante pronuncia della Corte di Cassazione sulla constatazione amichevole firmata, secondo cui il modulo non va considerato vincolante né per la compagnia di assicurazione in sede di risarcimento danno e né del tribunale.

In particolare, hanno messo nero su bianco i giudici, la dichiarazione confessoria, contenuta nel modulo di constatazione amichevole del sinistro, resa dal responsabile del danno, proprietario del veicolo assicurato e litisconsorte necessario, non ha valore di piena prova nemmeno nei confronti del solo conducente, ma deve essere liberamente apprezzata dal giudice, dovendo trovare applicazione la norma contenuta nel terzo comma dell'articolo 2733 del codice civile, secondo cui in caso di litisconsorzio necessario, la confessione resa da alcuni soltanto dei litisconsorti è liberamente apprezzata dal giudice.

Si tratta di una presa di posizione che è perfettamente in linea con una precedente pronuncia sulla constatazione amichevole da parte della stessa Corte di Cassazione.

Più specificatamente, i togati avevano fatto presente che, in materia di responsabilità da sinistro stradale, ogni valutazione sulla portata confessoria del modulo di constatazione amichevole di incidente deve ritenersi preclusa dall'esistenza di un'accertata incompatibilità oggettiva tra il fatto come descritto in tale documento e le conseguenze del sinistro come accertate in giudizio.