Si può trasformare un appartamento in ufficio o è vietato. Tutti i casi 2022

Tutto ruota attorno allo strumento urbanistico comune che indica se sull'immobile è possibile realizzare la trasformazione di destinazione d'uso.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Si può trasformare un appartamento in uf

Da appartamento in ufficio, si può fare la trasformazione?

La trasformazione di destinazione d'uso è sempre ammesso a meno che si viva in un condominio è il regolamento condominiale vieti la trasformazione. Più precisamente, il divieto è valido solo se il regolamento è di tipo contrattuale ovvero è stato approvato dall'unanimità dei condomini. Ma ci sono anche altri casi da considerare.

Trasformare un appartamento in ufficio, e viceversa, si può ma per farlo occorre rispettare una serie di regole ovvero seguire una procedura ben precisa e sostenere alcuni costi. Di mezzo c'è il cosiddetto cambio di destinazione d'uso ovvero quella procedura con cui si modifica l'utilizzo a cui era precedente destinato uno spazio immobiliare.

Nel caso della trasformazione di un appartamento in ufficio il passaggio è da residenziale a commerciale. Ma non è possibile procedere in piena libertà poiché non bisogna mai perdere di vista le norme del piano regolatore generale del comune in cui è ubicata la struttura.

Ecco quindi che entra in gioco una doppia distinzione. Da una parte c'è infatti il più semplice cambio di destinazione d'uso funzionale per cui basta segnalazione certificata di inizio attività. Dall'altra quello strutturale per cui occorre il permesso di costruire. Vediamo allora nel dettaglio

  • Da appartamento in ufficio, si può fare la trasformazione, i casi 2022
  • Come fare a sapere se si può trasformare un appartamento in ufficio

Da appartamento in ufficio, si può fare la trasformazione, i casi 2022

Passando da una categorie di destinazione all'altra si realizza un cambio di destinazione d'uso rilevante, come nel caso della trasformazione di un appartamento in ufficio. Mentre se si resta all'interno della stessa categoria, il cambio non è considerato rilevante.

Ebbene, il cambio di destinazione d'uso è sempre ammesso a meno che si viva in un condominio è il regolamento condominiale vieti la trasformazione. Più precisamente, il divieto è valido solo se il regolamento è di tipo contrattuale ovvero è stato approvato dall'unanimità dei condomini.

Se invece è stato approvato con un'altra maggioranza, il regolamento non potrebbe contenere restrizioni sulle proprietà esclusive. Di conseguenza non ci sarebbero motivi ostativi per il passaggio da appartamento in ufficio.

Il cambio viene poi negato se l'immobile non possiede quelle caratteristiche intrinseche obbligatorie per legge. A seconda del tipo di destinazione d'uso bisognerà rispettare precise prescrizioni ben precise, ad esempio di carattere igienico-sanitarie, di dimensioni delle stanze o di rapporto tra superfici finestrate e pavimentate. In ogni caso, ogni Comune ha le sue regole.

Come fare a sapere se si può trasformare un appartamento in ufficio

Tutto ruota attorno allo strumento urbanistico comune che indica se sull'immobile è possibile realizzare il cambio di destinazione d'uso.

Basta presentarsi all'ufficio tecnico comunale e cercare il proprio immobile all'interno delle mappe per capire a quali vincoli e sottoposto e quali sono gli interventi edilizi che è possibile realizzare su di esso, compreso il cambio di destinazione d'uso.

Se proviamo a fare un passo indietro per sapere quali sono le destinazioni d'uso in ambito urbanistico, le principali possibilità sono le seguenti:

  • agricola tra aree destinate a coltivazioni e pascoli con edificabilità ridotta
  • commerciale tra magazzini, supermercati, uffici
  • industriale e a tra capannoni industriali e strutture simili
  • ospedaliera tra case di cura private e pubbliche
  • residenziale tra edifici di abitazione civile

Ancora più nello specifico, la prima destinazione è la residenziale che comprende le abitazioni di qualsiasi genere e natura. Poi c'è quella industriale e artigianale che riguarda ogni attività finalizzata alla produzione o trasformazione di beni o servizi.

Dopodiché abbiamo la destinazione commerciale al dettaglio di media e grande distribuzione, come i mercati o i locali destinati alla somministrazione come ristoranti e bar. C'è quindi la destinazione turistico-ricettiva che comprende gli alberghi, i campeggi, gli gli ostelli.

Quindi esiste la destinazione d'uso direzione e di servizio in cui sono ad esempio incluse banche, assicurazioni e sedi di enti e società per uffici. Ecco quindi il commerciale all'ingrosso e i depositi e la destinazione agricola che comprende tutte quelle strutture destinate alla produzione agraria, dall'allevamento ai campi coltivati.