Si può trovare un accordo (riconciliazione) direttamente con Agenzia Entrate su cartelle e multe o non si può fare

All'accertamento con adesione con l'Agenzia delle entrate sono ammessi persone fisiche, società di persone, associazioni professionali, società di capitali, sostituti d'imposta.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
Si può trovare un accordo (riconciliazio

Come trovare un accordo con l'Agenzia delle entrate sulle cartelle non pagate?

Per raggiungere un accordo con l'Agenzia delle entrate sulle cartelle non pagate ci sono gli strumenti del saldo e stralcio, dell'accertamento con adesione, della transazione fiscale, della ristrutturazione del debito e della rateizzazione.

Il tempo scorre inesorabile e sanzioni e interessi per cartelle e multe non pagate aumentano in maniera progressiva. Ecco allora che per il contribuente scatta inevitabile il tentativo di raggiungere un accordo con l'Agenzia delle entrate per chiudere il contenzioso fiscale una volta per tutte.

Naturalmente non è sempre così semplice, se non altro perché alla base del mancato pagamento possono esserci ragioni di difficoltà economica, magari legate a un'attività lavorativa o professionale interrotta se non definitivamente chiusa.

Analizziamo allora in che modo il contribuente può riconciliarsi in maniera definitiva con l'Agenzia delle entrate:

  • Cartelle non pagate, come trovare un accordo con l'Agenzia delle entrate
  • Altri modi per riconciliarsi con l'Agenzia delle entrate

Cartelle non pagate, come trovare un accordo con l'Agenzia delle entrate

La formula con cui lasciarsi alla spalle le controversie fiscali con l'Agenzia delle entrate si chiama saldo e stralcio. Per il contribuente significa riduzione degli importi dovuti, ma anche azzeramento di sanzioni e interessi di mora.

Riguarda appunto le cartelle e consiste in una riduzione delle somme dovute per i contribuenti in difficoltà economica. Questa prima opzione coinvolge esclusivamente le persone fisiche e alcuni debiti riferiti a carichi affidati all'agente della riscossione.

In particolare quelli derivanti dagli omessi versamenti dovuti in autoliquidazione, in base alle dichiarazioni annuali, e dai contributi previdenziali dovuti dagli iscritti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

Di più: per il mancato versamento dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali, il saldo e stralcio è subordinato all'approvazione di una delibera della cassa previdenziale di riferimento. Grave situazione di difficoltà economica significa Isee riferito al proprio nucleo familiare inferiore a 20.000 euro, l'avvenuta presentazione della procedura di liquidazione alla data richiesta di adesione.

La transazione fiscale è una procedura di transazione tra l'Agenzia delle entrate e il contribuente che si colloca nell'ambito del concordato preventivo e degli accordi di ristrutturazione.

Permette di pagare il debito in misura ridotta o dilazionata. Ecco quindi l'accordo di ristrutturazione del debito con cui gli imprenditori in possesso dei requisiti di fallibilità possono fronteggiare uno stato di difficoltà.

In particolare, imprenditore in stato di crisi può concordare con i creditori le modalità attraverso le quali riportare l’attività aziendale ad una condizione di normalità. L'accordo non può incidere sulle situazioni soggettive dei creditori non aderenti, che devono essere soddisfatti in maniera integrale.

Altri modi per riconciliarsi con l'Agenzia delle entrate

All'accertamento con adesione sono ammessi persone fisiche, società di persone, associazioni professionali, società di capitali, enti, sostituti d'imposta.

Riguarda sia le imposte dirette ovvero Irpef, Ires, Irap, imposte sostitutive sulla rivalutazione dei beni delle imprese, imposta sostitutiva su riserve o fondi in sospensione e sia le imposte indirette come Iva, imposta sulle successioni e sulle donazioni, imposta di registro, imposta ipotecaria e catastale, Invim (imposta sull'incremento di valore degli immobili) ordinaria e decennale, imposta sostitutiva dell'Invim, imposta sostitutiva sulle operazioni di credito, imposta erariale di trascrizione e addizionale regionale all'imposta erariale di trascrizione, imposta provinciale sull'immatricolazione di nuovi veicoli.

Un'altra opzione da considerare è la rateizzazione secondo lo scadenzario previsto dall'Agenzia delle entrate. Più precisamente, entro il limite di 5.000 euro, le somme mai versate dal contribuente possono essere rateizzate in un numero massimo di 8 rate trimestrali di pari importo.

Se invece la cifra da corrispondere è superiore al tetto di 5.000 euro, la rateizzazione è ammessa fino a 20 rate trimestrali di pari importo.