Smart working e congedi parentali 2022 chi ne ha diritto, durata e come fare domanda

Le prestazioni lavorative in smart working sono supportate dalla tecnologia, che aiuta a condividere in tempo reale, affrontare i problemi e creare connessioni.

Autore: Chiara Compagnucci
pubblicato il
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A chi spetta il congedo parentale in smart working?

I genitori con figli fino a 16 anni in didattica a distanza, in quarantena o positivi al Covid-19 hanno diritto allo smart working ai nuovi congedi parentali retribuiti fino a 14 anni del figlio.

Si rafforza la coppia tra smart working e congedi parentali. Anche per via delle necessità contingenti, il governo ha elaborato nuove norme che puntano al rafforzamento delle misure agevolative a favore dei dipendenti.

Come vedremo nel dettaglio in questo articolo, al pari di quanto visto con il primissimo decreto che ha modificato le regole per l'accesso al congedo parentale in smart working, l'opzione può essere esercitata da uno solo dei genitori. Vediamo quindi tutte le novità in materia:

  • Congedi parentali in smart working: a chi spetta e come fare domanda
  • Perché smart working può essere sempre più diffuso

Congedi parentali in smart working: a chi e come fare domanda

Sono tre i principi di base dei nuovi congedi parentali in smart working. Innanzitutto possono richiedere questo strumento i lavoratori che, in base all'attività svolta, possono operare da casa hanno in famiglia dei ragazzi con meno di 16 anni che seguono le lezioni a casa per via della sospensione della didattica in presenza, perché in quarantena o positivi al Covid-19.

In seconda battuta, se i compiti che il lavoratore esercita non possono essere svolti in modalità di smart working, scatta il diritto al congedo al 50% per uno dei due genitori con figli minori di 14 anni. Infine, nessun contributo figurativo e soprattutto nessun stipendio nel caso in cui il figlio abbia tra 14 e 16 anni.

Dal punto di vista operativo, i genitori lavoratori che hanno già fruito di un congedo parentale fra il primo gennaio e la data di entrata in vigore del nuovo decreto (il 13 marzo 2022) possono presentare la domanda per convertirlo in congedo Covid.

Per i giorni in cui un genitore svolge la prestazione di lavoro in modalità agile o fruisce del congedo parentale oppure non svolge alcuna attività lavorativa o è sospeso dal lavoro, l'altro genitore non può fruire dell'astensione, a meno che sia genitore anche di altri figli minori di 14 anni avuti da un'altra persona che non sta fruendo di alcuna delle misure.

Le modalità operative per accedere ai benefici sono stabilite dall'Inps. Sulla base delle domande pervenute, l'Istituto di previdenza provvede al monitoraggio comunicandone i risultati al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dell'Economia.

Perché smart working può essere sempre più diffuso

Lo smart working è un processo lungo, che prevede diverse fasi prima della sua definitiva implementazione. Il processo è simile a qualsiasi azienda, ma differisce molto in termini di contenuto.

Questo processo di cambiamento dovrebbe essere adattato il più possibile alle esigenze e ai valori dell'azienda al fine di essere efficace sulle prestazioni aziendali, nonché sui dipendenti.

Le prestazioni lavorative sono supportate dalla tecnologia, che aiuta a condividere in tempo reale, affrontare i problemi e creare connessioni. Lo smart working offre una vasta gamma di vantaggi, sia per l'azienda che per i suoi lavoratori. Grazie a questi vantaggi comuni, lo smart working si traduce in una maggiore produttività, raggiungimento degli obiettivi e risultati condivisi.

Per le aziende, smart working significa generare risparmio, utile per un ulteriore investimento, creare nuove risorse per crescere. Dal punto di vista della aziende pensiamo al risparmio economico, ai minori costi operativi per riscaldamento ed elettricità, alla riduzione dei costi grazie al risparmio su viaggi di lavoro, buoni pasto, indennità per il pendolarismo, alla maggiore produttività combinata con una diminuzione dell'assenteismo tra permesso di lavoro e malattia, alle maggiori risorse disponibili utili per investimenti in ricerca e sviluppo, alle minori emissioni di anidride carbonica per via delle minore circolazione di auto.

Per i lavoratori significa risparmio economico e di tempo insieme a maggiore produttività e qualità delle prestazioni combinate con possibilità immutate di carriera, stipendio e formazione. Ecco quindi la maggiore autonomia e la flessibilità nella scelta di tempo, luogo e tecnologia da utilizzare.

Le prestazioni lavorative in smart working sono supportate dalla tecnologia, che aiuta a condividere in tempo reale, affrontare i problemi e creare connessioni.