Per la divisione delle spese condominiali 2022 si segue il criterio generale della proporzione in base valore delle rispettive proprietà, con riferimento alle tabelle millesimali, per cui più è alto il millesimale, più sono alte le spese condominiali da pagare. Ma in base alle varie tipologie di spese condominiali si segue anche il criterio di calcolo del diverso utilizzo e divisione in maniera proporzionale all’uso che ogni condominio può fare di parti comuni del condominio.
E’ il Codice Civile che ha stabilito i criteri di divisione e pagamento delle spese condominiali, da ripartire tra tutti i condomini in misura proporzionale al valore delle rispettive proprietà, con riferimento alle tabelle millesimali. Secondo questo criterio, più risulta alto il millesimale, più alte sono le spese condominiali da pagare.
Tuttavia, per la divisione delle spese condominiali, a seconda delle diverse tipologie di spese previste, si segue anche il criterio di calcolo del diverso utilizzo e divisione in maniera proporzionale all’uso che ogni condominio può fare di parti comuni, come l’ascensore. Vediamo allora come si dividono le spese condominiali 2022 in base alle varie tipologie.
Le spese condominiali di riscaldamento 2022 prevedono nuove regole anche relativamente alla loro divisione. Le novità interessano, infatti:
divisione delle spese di riscaldamento nei condomini con impianti centralizzati di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda;
dispositivi per la misurazione indiretta del calore, come i totalizzatori o i ripartitori;
sistema di contabilizzazione di consumi e costi.
Per la divisione delle spese condominiali di riscaldamento, prima venivano divise tra i condomini in base all'effettivo consumo registrato dalle termo valvole, senza considerare i millesimi di ogni condomino ma solo il consumo di calore, ora il calcolo si basa su:
Inoltre, per la divisione delle spese condominiali di riscaldamento 2022 il calcolo si basa sull’attribuzione ai consumi volontari per almeno il 50% delle spese legate al consumo di calore per riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda per uso domestico, mentre per la parte restante, che non dovrebbe mai essere superiore al 50% delle spese.
Passando alle spese condominiali per la manutenzione delle ringhiere balconi, è stato chiarito che se si tratta di balconi aggettanti in condominio, quelli che cioè costituiscono un prolungamento del corrispondente appartamento (contrariamente ai balconi incassati), le spese per la manutenzione dei balconi in condominio spettano solo al proprietario.
Quando, invece, i balconi presentano elementi decorativi che abbelliscono l’edificio condominiale nella sua interezza, i lavori di manutenzione e pittura delle ringhiere dei balconi spettano a tutti i condomini e il calcolo delle spese si effettua e si divide sui millesimi di proprietà.
Il citofono è tra i beni di proprietà comune di un condominio per cui le spese per conservazione, manutenzione e godimento dello stesso si dividono tra i condomini in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno.
Dunque, le spese condominiali per la sostituzione del citofono si dividono secondo il criterio di ripartizione delle spese condominiali per la conservazione dei beni comuni, cioè secondo i millesimi di proprietà, a meno che non vi sia tra i condomini accordi, rigorosamente scritti, differenti.
E’ però possibile che per le spese condominiali 2022 relative alla eventuale sostituzione del citofono, l’amministratore decida di dividere la spesa in parti uguali tra tutti i condomini, ma tale decisione può essere presa solo se deliberata in assemblea.
Così come il citofono, anche ascensore e scale fanno parte dell'edificio condominiale di uso comune e le spese condominiali relative ad ascensore e scale come parti comuni del codominio si dividono tra tutti i condomini delle unità immobiliari a cui servono. In particolare:
Per quanto riguarda la divisione delle spese condominiali 2022 per le pulizie, stando a quanto stabilito dalla Cassazione, devono essere a carico delle singole unità immobiliari e ripartite non in base ad una tabella per millesimi di proprietà ma in base ad una separata tabella che considera l’altezza di ogni piano.
La Cassazione spiega che i proprietari di piani più alti sporcano le scale di più rispetto ai proprietari dei piani più bassi e devono, pertanto, pagare di più per le spese di pulizia. In base a questo criterio, se un condominio del primo piano, per esempio, deve pagare 30 euro, il condominio del terzo e paga 90.
Tabella per mille, vari criteri di utilizzo, tipologie di lavori, come ripartire le spese condominiali e come influirà