Spese detraibili pagate con conto cointestato possono essere scaricate solo a metà secondo sentenza 2022

Possibilità di detrarre le spese a metà seppur pagate interamente se titolari di un conto corrente cointestato: novità e chiarimenti

Autore: Marianna Quatraro
pubblicato il
Spese detraibili pagate con conto cointe

Cosa prevede la nuova sentenza 2022 su spese detraibili pagate con conto cointestato?

Stando a quanto espresso da una recente sentenza della Commissione tributaria provinciale di Perugia, se si è titolari di un conto corrente cointestato le spese detraibili possono essere detratte in dichiarazione dei redditi solo al 50% se la spesa è stata effettuata con pagamento dal conto cointestato.
 

Avere un conto corrente cointestato, che sia con il proprio coniuge o un genitore, significa avere il conto corrente non singolarmente intestato solo a noi stessi ma anche ad un’altra persona il che implica il fatto che entrambe i titolari, o anche più nel caso in cui i titolari del conto corrente siano più di due, possono effettuare operazioni e movimenti con lo stesso conto corrente.

Questa possibilità di operare contestualmente sullo stesso conto corrente cointestato è stato il motivo per cui è stata pronunciata una nuova sentenza relativa a detrazioni delle spese per conti correnti cointestati. Vediamo allora cosa prevede la nuova sentenza 2022 per spese detraibili pagate con conto cointestato.

  • Nuova sentenza 2022 spese detraibili pagate con conto cointestato
  • Conto cointestato quando conviene

Nuova sentenza 2022 spese detraibili pagate con conto cointestato

Stando a quanto espresso da una recente sentenza della Commissione tributaria provinciale di Perugia, se si è titolari di un conto corrente cointestato le spese detraibili possono essere detratte in dichiarazione dei redditi solo al 50% se la spesa è stata effettuata con pagamento dal conto cointestato, anche se interamente.

Ciò significa che seppur uno dei cointestatari del conto corrente cointestato sostiene per intero un determinato pagamento di spesa che dà diritto a detrazioni in dichiarazione dei redditi, le stesse spese possono essere detraibili solo a metà per il fatto che il conto cointestato si basa sul principio della quota di titolarità a metà. 

Conto cointestato quando conviene

Stando a quanto stabilito dalla recente sentenza appena riportata, dunque, avere un conto corrente cointestato potrebbe non rivelarsi sempre una scelta conveniente, considerando che può essere gestito da due o più persone che hanno piena facoltà di compiere operazioni come accrediti stipendio o pensione, pagamenti, prelievi, bonifici, ecc., sia nel caso in cui si tratti di un conto corrente cointestato a firma disgiunta e sia si tratti di un conto corrente cointestato a firma congiunta, seppure con caratteristiche differenti.

Conviene, però, avere un conto corrente cointestato quando tutti i titolari del conto si fanno accreditare pagamenti e bonifico sullo stesso conto avendo così maggiori possibilità di risparmio nella gestione di un unico conto invece che di due o più conti correnti per bisogni comuni, senza considerare poi che la gestione, nel caso di problemi per uno dei due o più cointestatari, può essere appannaggio dell’altro o degli altri titolari del conto corrente.