Lo stage contratto commercio rappresenta uno degli strumenti più utilizzati in Italia per favorire l'inserimento lavorativo, l'acquisizione di competenze tecniche e l'orientamento professionale di giovani e adulti. Nonostante lo stage non costituisca un rapporto di lavoro subordinato in senso stretto, la disciplina normativa vigente, aggiornata alle indicazioni del 2025, prevede una serie di regole puntuali per tutelare il tirocinante e assicurare una reale esperienza formativa, in particolare nell'ambito del CCNL Commercio (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro).
Lo stage, detto anche tirocinio formativo, si configura come un periodo di apprendimento pratico svolto presso aziende, enti pubblici o privati, e rappresenta una componente chiave per favorire il primo approccio al mercato del lavoro. In Italia l'accesso a uno stage contratto commercio non incontra limiti di età, ed è accessibile a studenti delle scuole superiori (attraverso percorsi di alternanza scuola-lavoro), a universitari (stage curriculari previsti dai piani di studi) e a persone che desiderano reinserirsi professionalmente (tirocini extracurriculari).
La stipula dello stage avviene tramite una convenzione tra soggetto ospitante ed ente promotore (ad esempio università o centri di formazione), cui si affianca un progetto formativo personalizzato. Quest'ultimo definisce obiettivi, mansioni, durata, tutor aziendale e, ove previsto, l'indennità di partecipazione. Secondo le ultime normative, ogni stage deve essere finalizzato all'acquisizione di abilità specifiche, soft skill e capacità trasversali spendibili nel settore di riferimento.
Nel CCNL Commercio si distinguono due tipologie principali di stage:
L'aspetto qualificante dello stage extracurriculare consiste nella sua funzione di orientamento e inserimento lavorativo, con particolare attenzione ai bisogni di chi, pur non essendo più studente, si trova in una fase di transizione professionale.
La durata dello stage, aggiornata alle normative vigenti nel 2025, varia in funzione della tipologia di tirocinio:
Le ore settimanali sono comprese tra un minimo di 20 e un massimo di 40, da distribuire tra formula full-time, part-time verticale od orizzontale, o lavoro su turni, anche festivi, purché siano rispettati i limiti di legge.
Eventuali proroghe possono essere ammesse solo entro i limiti massimi previsti dalla legge. Non è possibile superare la durata complessiva stabilita per ciascun tirocinio. La ripetibilità presso lo stesso ente è consentita solo se permangono gli stessi obiettivi e se la convenzione e il progetto formativo non subiscono variazioni sostanziali.
Il rimborso spese rappresenta una voce centrale per chi effettua uno stage contratto commercio. Occorre precisare che lo stage non dà diritto a una vera e propria retribuzione, ma alla cosiddetta indennità di partecipazione, stabilita dalla legge e aggiornata secondo le disposizioni regionali e nazionali. Per il 2025 il valore minimo nazionale è fissato a 300 euro lordi mensili, ma la maggior parte delle regioni prevede importi più elevati:
Regione | Indennità minima mensile |
Lombardia | 500 euro |
Lazio | 800 euro |
Emilia Romagna | 450 euro |
Toscana | 500 euro |
Sardegna | 600 euro |
Veneto | 450 euro |
Piemonte | 600 euro |
L’indennità viene corrisposta solo in caso di partecipazione almeno pari al 70-80% delle ore previste e soggetta alla tassazione IRPEF: l’importo costituisce reddito assimilato a quello da lavoro dipendente e concorre alla formazione del reddito imponibile per il tirocinante. Non sono previsti versamenti contributivi previdenziali.
Regioni e aziende possono prevedere rimborsi più elevati, mentre in caso di sospensione dello stage (per esempio per malattia superiore a 30 giorni) decade l’obbligo di pagamento della quota minima. Nei tirocini curriculari, l’indennità è facoltativa e concordata di volta in volta tra le parti.
Supponendo uno stage extracurriculare in Lombardia nel 2025, con indennità di 500 euro lordi e assenza di detrazioni aggiuntive, il netto si aggira intorno ai 420-440 euro mensili effettivi, a seconda delle aliquote comunali e regionali applicate e di ulteriori detrazioni spettanti.
Durante lo stage, l’orario di attività è definito dal progetto formativo (generalmente dalle 20 alle 40 ore settimanali), rispettando i limiti previsti dal CCNL applicato e dalla normativa regionale. Lo stagista può lavorare anche sabato, domenica e nei giorni festivi, a patto che non venga superato il monte ore massimo settimanale e che sia rispettato il diritto al riposo compensativo.
Permessi e assenze: il tirocinante non matura giorni di ferie, permessi retribuiti o malattia retribuita. Tuttavia, può chiedere l’assenza previa comunicazione anticipata e accordo con il tutor aziendale. In caso di assenza per motivi di salute, non è obbligatorio presentare un certificato medico; eventuali deroghe possono essere previste nel progetto formativo. Il rispetto di tali regole assicura maggiore flessibilità rispetto ai rapporti di lavoro tradizionali, ma implica anche la mancanza di protezioni tipiche della subordinazione lavorativa.
Lo stage contratto commercio implica obblighi specifici per l’azienda ospitante in termini di sicurezza. Il soggetto ospitante deve stipulare una polizza INAIL per infortuni sul lavoro e una polizza di responsabilità civile verso terzi. Tuttavia, non sussiste per il tirocinante il diritto alla maturazione di contributi previdenziali né a indennità sostitutive come TFR o indennità di malattia.
Si ricorda che secondo la Riforma Fornero (Legge n. 92/2012) e le linee guida statali e regionali in vigore nel 2025, le aziende non possono offrire tirocini o stage non retribuiti al di fuori dei casi curriculari e sono soggette a sanzioni amministrative severe in caso di irregolarità.
Terminato il periodo previsto dal progetto formativo, l’azienda può valutare l’inserimento dello stagista nel proprio organico. Le possibilità di assunzione dopo stage includono:
La formalizzazione del rapporto deve avvenire per iscritto, specificando data di decorrenza, inquadramento, durata del periodo di prova e trattamento economico. L’esperienza di stage contratto commercio costituisce spesso un percorso d’accesso privilegiato all’assunzione stabile, sebbene non sia automatico e dipenda dalle esigenze dell’azienda e dai fabbisogni professionali.
L’anno 2025 conferma e potenzia alcune tendenze emerse negli ultimi anni nello scenario degli stage e dei tirocini nel settore commercio: