Il contratto dell'industria alimentare 2025, recentemente rinnovato con significativi miglioramenti retributivi e nuove disposizioni relative a permessi e congedi familiari, prevede retribuzioni differenziate in base al livello di inquadramento e agli scatti di anzianità maturati dai lavoratori.
Le retribuzioni lorde, come di consueto, risultano sensibilmente più elevate rispetto ai compensi netti effettivamente percepiti dai dipendenti, a causa delle trattenute fiscali e previdenziali.
Il recente rinnovo del CCNL industria alimentare ha introdotto importanti novità economiche, con incrementi retributivi distribuiti in diverse tranche. Gli stipendi variano significativamente in base all'inquadramento professionale del lavoratore e tengono conto di diversi elementi retributivi.
La retribuzione mensile lorda nel settore alimentare include diverse componenti:
Ecco le retribuzioni lorde previste per i diversi livelli nel 2025:
Questi importi rappresentano la base di partenza per il calcolo della retribuzione effettiva, alla quale vanno aggiunti elementi come la contingenza, l'EDR (Elemento Distinto della Retribuzione) e altre voci contrattuali.
Il passaggio dallo stipendio lordo al netto comporta una serie di trattenute che riducono significativamente l'importo percepito in busta paga. Queste trattenute includono:
È importante considerare anche l'effetto positivo di eventuali detrazioni fiscali, che possono ridurre l'imposta lorda, come quelle per lavoro dipendente o per familiari a carico.
Per comprendere meglio il rapporto tra retribuzione lorda e netta, facciamo un esempio concreto basato su un lavoratore del settore alimentare inquadrato nel livello 3A.
Consideriamo un dipendente che percepisce circa 1.582,79 euro lordi al mese (valore aggiornato al 2025). Per determinare il suo stipendio netto mensile, occorre sottrarre:
Al netto di queste trattenute, e considerando eventuali detrazioni per lavoro dipendente o per familiari a carico (coniuge o figli), il lavoratore percepirà uno stipendio di circa 1.170-1.200 euro netti al mese.
È importante notare che questo calcolo rappresenta una stima indicativa, poiché il netto effettivo può variare in base a numerosi fattori individuali, come la presenza di altri redditi, detrazioni specifiche o particolari agevolazioni fiscali.
Il CCNL dell'industria alimentare 2025 prevede aumenti salariali significativi, distribuiti in diverse tranche durante il periodo di vigenza del contratto. L'accordo di rinnovo firmato il 1° marzo 2024 ha stabilito un incremento complessivo di 280 euro (parametrato sul livello 137) da distribuire su quattro anni.
Gli aumenti vengono erogati progressivamente, con le seguenti scadenze:
Inoltre, il contratto ha introdotto un Incremento Aggiuntivo della Retribuzione (IAR), erogato in due tranche (dicembre 2023 e settembre 2027). Questo elemento non è assorbibile e rappresenta un'aggiunta permanente alla retribuzione, che incide su tredicesima, quattordicesima e TFR.
Oltre al minimo tabellare, il CCNL dell'industria alimentare prevede diversi elementi che compongono la retribuzione complessiva:
A questi si aggiungono gli scatti di anzianità, che rappresentano incrementi periodici della retribuzione in base all'esperienza maturata in azienda.