Storno pagamenti carta di credito Visa. Calcolo, esempi e dopo quanto tempo arriva rimborso

Ogni commerciante ha la sua politica di rimborso per gli ordini annullati e pagati con carta di credito Visa. Alcuni non prevedono rimborsi, altri forniscono punti ma non contanti.

Autore: Chiara Compagnucci
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Storno pagamenti carta di credito Visa.

Sono tante le ragioni per cui il titolare di una carta di credito Visa può richiedere lo storno di un pagamento. Si tratta di rimborso di un pagamento che di solito viene preteso in tempi stretti. Può succedere perché il cliente ha effettuato un ordine più volte per sbaglio oppure perché il titolare non riconosce l'importo pagato.

Ma anche se l'attivazione di un abbonamento è stato annullata ma il pagamento periodico non è stato disabilitato, se la qualità del servizio era troppo bassa o il prodotto danneggiato. Ma anche se la carta è stata usata senza il permesso del titolare o se il cliente non ha ricevuto il servizio o il prodotto per cui ha effettuato il pagamento.

Molte persone usano le proprie carte di credito Visa per effettuare acquisti online. Quando si effettua un pagamento online per un prodotto e poi si annulla l'ordine, è possibile ottenere un rimborso dell'intero pagamento.

Tuttavia, prima di effettuare un acquisto, è utile leggere la politica di resi e rimborsi del commerciante a cui si sta effettuando il pagamento. Ogni commerciante ha la propria politica di rimborso per gli ordini annullati. Alcuni siti non prevedono rimborsi, altri forniscono punti ma non contanti e ce ne sono persino altri ancora che forniscono un rimborso completo senza chiedere una ragione. Vediamo allora

  • Carte di credito Visa, esempi storno pagamenti
  • Storno pagamenti, dopo quanto tempo arriva rimborso

Carte di credito Visa, esempi storno pagamenti

Sono numerosi gli esempi di storno dei pagamenti effettuati con carte di credito. In linea di massima questa possibilità viene concessa per qualsiasi transazione non autorizzata dal titolare o da chiunque abbia accesso alla carta Visa.

La richiesta di rimborso è ammessa per chi ha attivato i pagamenti automatici sulla carta e poi li ha annullati. La carta Visa non dovrebbe essere ulteriormente fatturata, ma nel caso in cui venga comunque addebitato un post-annullamento è possibile sollevare il problema e chiedere lo storno.

Anche gli addebiti duplicati possono essere contestati. Ad esempio in caso di acquistato di un prodotto online con il commerciante che ha addebitato due volte lo stesso acquisto è possibile presentare una richiesta di rimborso. Naturalmente lo storno è ammesso per qualsiasi transazione fraudolenta effettuata con carta Visa.

Anche i prelievi bancomat possono essere contestati se l'importo erogato non corrisponde a quello richiesto o se l'Atm non ha erogato denaro ma sul conto è stato addebitato. Via libera pure per gli addebiti sull'estratto conto della carta Visa che non corrispondono alle ricevute in proprio possesso.

Ad esempio se nonostante la transazione sia stata di 100 euro, alla carta è stata addebitata la cifra di 1.000 euro dal commerciante: in questo caso è possibile chiedere lo storno del pagamento.

Possibilità di storno dell'importo addebitato per chi ha effettuato una transazione, ma annullata entro il periodo di cancellazione offerto dal commerciante. In genere i rimborsi che non sono stati elaborati possono anche essere contestati.

Storno pagamenti, dopo quanto tempo arriva rimborso

I tempi di rimborso sono estremamente variabili perché sono legati all'ammissione o meno da parte del commercianti dell'errore. Nel caso di riconoscimento possono essere molto brevi e dalla richiesta al riaccredito possono trascorre anche 2-3 giorni. Altrimenti può aprirsi una controversia che allunga i tempi.

Lo storno di addebito è un modo attraverso il quale i titolari di carta di credito Visa possono annullare l'acquisto se non sono soddisfatti del servizio o del prodotto acquistato o comunque se la transazione non è stata voluta. Come abbiamo visto, può succedere di pagare due volte per un prodotto a causa di un problema tecnico.

Al negoziante è sufficiente inoltrare una richiesta alla banca per non prelevare l'importo dalla carta di credito del cliente. Se per l'istituto di credito le prove fornite sono sufficienti l'importo viene restituito al venditore. Se per la banca non bastano, il commerciante e trattiene il denaro.